Primi, perfetti, reali e razionali,
oppure dispari, complessi, perduti, dimenticati.
Siamo numeri, siam ricchi e poveri ma siamo solo numeri,
siam donne e uomini e siam numeri di tutti i generi,
espressi in indici, riassunti in medie,
sempre in numero un po’ superiore a quello delle sedie.
60 milioni, di cui 1/3 lavora, 1 su 30 sta a casa, 1 su 1000 non la trova.
Tu contane 8, il nono è povero,
e per l’erario, ogni 1000 di loro c’è un ultramilionario.
Ma la gente che dà i numeri e che fa i numeri, è frequente superi chi ha i numeri e due scrupoli.
Forse solo oggi lo sappiamo per davvero cos’è restato di quegli anni ’80: lo 0.
Quante ombre oltre l’orizzonte, quante nei pensieri tuoi, quante nei pensieri miei.
Numeri infiniti da salvare.
Quanto amore puoi avere? Più di quanto potrai dare.
Siamo ridotti in uno Stato malato,
per ogni nato abbiamo un morto sano e un pezzo d’immigrato,
che, appena completato, sarà sfruttato,
poi odiato e "via, da dove sei venuto, negro,
anzi, numero, solo uno zero statistico, quota in esubero sepolta da virgole".
È guerra tra poveri, guerra tra numeri,
tutto quel sangue per terra è usato per tingere solo le barre dei grafici.
Numeri, noi siamo numeri,
dai nomi e i volti noti e impercettibili.
Numeri, non solo numeri,
diversi e simili, ognuno ha la sua storia.
Quante ombre oltre l’orizzonte, (numeri, noi siamo numeri)
quante nei pensieri tuoi, (numeri, noi siamo numeri)
quante nei pensieri miei.
Numeri infiniti da salvare.
Quanto amore puoi avere? Più di quanto potrai dare.
Numeri infiniti da salvare.
Quanto amore puoi avere? Più di quanto potrai dare.
Censiti, poi censurati.
Tutti quanti sulla base dei contanti siam contati.
Tutti etichettati con il numero di serie.
Ticchettanti macchinette in mezzo a mucchi di macerie.
Tutti quanti uguali e talmente originali che le lasciamo in rete le impronte digitali.
Siam carne da statistiche, abitiamo negl’elenchi,
tutti, proprio tutti, inclusi Nathalie, Raf e Frankie.
Numeri, non solo numeri,
diversi e simili, ognuno ha la sua storia.