C'era una volta un paese senza capo né coda, attendeva disorientata, un tempo aveva tentato di tutto, ma non aveva trovato una cura per sé stessa. Un'ombra stava sopra di essa, pseudo-dottori facevano magie, gli oziosi, speranzosi, abbaiarono... In realtà il silenzio malvagio invocava le piogge senza Perperuana, ogni conoscenza di allora era un inganno, un'onda recente, senza radici. Corre come Forrest Gump, ma non ci sono cambiamenti, un'epoca di veleni e un cambiamento dei malvagi, e intere mandrie remissive, e di nuovo un crollo. Quando lampeggiò per il cielo, un ubriacone sedeva, bevendo, fumando, insultando amaramente tutti, ed è giunto a capire perché si vive miseramente, ha battuto il pugno sul tavolo, si è alzato e ha detto ad alta voce a tutto:
"Ci fa male quell'eco dei ricordi che trita la salvezza! Tutti i morti sono pronti per la guerra definitiva: persone di terra sulla terra -e lassù invece un piano superiore professato (il paradiso ci appartiene!) il nostro trono caduto è il fondamento di una nuova Babilonia -e allora costruiamo! (il paradiso ci attende quel) ponte diroccato, per congiungerci al cielo che ci appartiene tutto! (da lassù ci guarda Egli) il Dio dormiente -cieco e sordo per il dolore che sopporta tutta la sua gente (cos'è che abbiamo qui?) rovine e malvagità -noi siamo orfani, guardiamo le spalle del nostro creatore (non vogliamo più il fondo!)
Costruiamo una torre fino in cielo, sulla punta uno spuntone:
trafiggi il cuore di Dio, affinché il popolo sia tranquillo!
E il flauto del pastore suoni per un alto gregge
Questo è stato avvolto dal dolore, questo è stato lasciato solo
Gente di plastilina, dagli occhi vacui, gente di naftalina dal cui ricordo derivano
...ed Egli? Beve ambrosia dal sangue delle nostre vite!
Tutti insieme, fratelli, costruiamo la torre, ammazziamo lo stronzo!"
I miei occhi sono sordi per gli odori
Tu mi racconti tutti i sogni -io non ti vedo
Mi mostri il volto -io non ti sento
Metto catenacci alle lancette
(e ciò lo ferisce!)
Gente vuota, trasparente, priva di riso, priva di pianto... Nella ricerca di un futuro migliore il senso è stato accartocciato, eppure si continua a costruire la torre -ogni giorno, sotto ogni aspetto. In ogni nostro atto vi è lo spuntone diretto verso il cuore di Dio! E ogni parola -un mattone, o ogni persona -una colonna, più in fretta e più in fretta, il legame più stretto è quello di quando odiano insieme. E il messia non è il più saggio, ma quello che parla più forte, quell'ubriacone non era più ricordato da nessuno più tardi. E' rimasta l'abitudine di seguire il leader, e quando il tempo porta via il leader -si segue quello successivo. Un'armata di ciechi si attacca a lui, pronta a morire, indica solo il colpevole -ecco la corrida! I peccatori non vedono i propri peccati e non ne hanno avuto fin troppo del peccato. I figli di Adamo ed Eva seguono inconsciamente il Serpente. Un millennio in cui la mente diventa inutile, a causa della brace velenosa. La Nuova Babilonia dimentica il racconto sul vecchio. Le lingue dei babilonesi si legarono in nodi, in modo che non capissero i vicini quando parlavano. Non hanno mai sfiorato le nuvole, non hanno mai allontanato i peccati, innaffiando le proprie erbacce, hanno avvelenato le proprie radici. Ecco la nuova giuria di Dio! Lo abbiamo dichiarato colpevole! E abbiamo ricevuto la stessa punizione! Dai, parla con qualcuno... Invano mi sussurri i sogni, gli occhi sono sordi per gli odori, siamo parte dell'armatura della torre, lì c'è tutto ciò che conosco e che so, e allora non tendere le mani, è da tanto che non ti capisco! Gente estranea alla gente, che tende all'eternità. Gente con il codice a barre sulla fronte, insensibile al dolore. Gente così piccola, da essere perdonata dal Dio trafitto!