Quella sera fu l'attimo giusto per scivolar via
e tuffarti dentro il blu della fantasia.
Poche cose da dire, da fare, una lettera e via.
Non fu certo colpa tua, forse la monotonia.
Perché, perché, perché ripeto mille volte «ma perché»?
Con te, con te, con te la vita sta tremando.
Che c'è, che c'è, che c'è, avanti, parla, dimmi cosa c'è,
lo sai solo da me, c'è un filo, la speranza,
tu non restarne senza.
«Non è niente», dicesti, «non è niente»,
le parole son vuote e neanche tu mi capirai.
Non è niente, intorno a te c'è niente,
sul confine del mondo tu rincorri la tua età.
Come un sasso nell'acqua attraversi la vita che hai,
a pochi metri dal fondale c'è un fiore di mare.
Puoi posarti un minuto, un'ora, quanto vorrai
e da lì osserverai quanto piccolo tu sei.
Per te, per te, per te io tento di vedere come te.
Con te, con te, con te ti posso anche capire.
Per te, per te, per te io spero di convincere un tuo se.
Con te, con te, con te io posso anche imparare
a come non naufragare.
«Non è niente», dicesti, «non è niente»,
le parole son vuote e neanche tu mi capirai.
Non è niente, intorno a te c'è niente,
sul confine del mondo tu rincorri la tua età.
«Non è niente», dicesti, «non è niente»,
le parole son vuote…