Mio padre non pensava certo
Che gli sarebbe mai potuto mancare l'inverno
A leggerla così, di fretta
"L'estate in eterno" sembra quasi uno slogan vincente
Ma dove non vige l'alternanza
Tutto quello che non è più ciclico alla fine puzza
E non passa giorno che il mio vecchio non chieda perdono
Per quel che lui e gli altri non hanno fatto
Nel 2011
Furono dei deboli a sottovalutare ogni cosa
Ah, se avessero alzato la voce
E non solo le spalle in segno di resa!
Scendo in riva al mare, col sole nucleare
Mi abbronzo anche più in fretta
Davanti alla collina sul ponte di Messina
La lingua di cemento e acciaio
Dopo una smorfia, è crollata come burro
L'anno della tigre pose fine all'abbondanza
La pioggia sembrò entrare in astinenza
Dalle teste degli uomini, dalle tegole
Dagli argini dei fiumi che, magri come scheletri
Rimasero ben poco
Primo impatto:
Fottuti!
Secondo impatto:
Sempre più fottuti!
Da allora tutto prese ad aumentare:
Livello del mare, la guerra, la fame
Un canto perenne di grilli
Esoscheletri meccanici tesi a proteggerci
Quello che un tempo era mera fantascienza
Adesso è la realtà di cui faremmo anche a meno
Così non fu una profezia, una razza aliena
A segnare il destino del mondo
Ma il peggior parassita che la Terra abbia mai conosciuto
Il tratto finale
L'ascesa dell'uomo evoluto!
Ninna nanna
Tutto a posto
Era solo un brutto sogno
Ninna nanna
Tutto a posto
Dormi pure, cittadino italiano
Fotti ancora il tuo vicino, se vuoi