Non mi piace quando mi chiamano per nome,
Quando in una frase si ripete "fratello" una volta sì e una no;
Non mi piace quando mi afferrano il braccio
Sorridendo e gridando: "chi non muore, si rivede";
Non mi piace quando mi leggono le lettere
Alle spalle dandone lettura del contenuto;
Non mi piacciono coloro che pensano che la miglior
Soluzione sia sempre un pugno ad una nuca piegata
Non sopporto quando qualcuno mi costringe a far qualcosa;
Non sopporto quando, per carità, ci si vuole approfittare di me;
Non sopporto quando calpestano l'anima con gli stivali
E ancor meno quando provano a sputarci sopra;
Non sopporto le mosche che si nutrono di sangue fresco;
Non sopporto i cani che sbranano pezzi di carne;
Non sopporto coloro che credono stupidamente in sé stessi
Persino quando il loro stesso impeto li sta strangolando
Non posso soffrire le emozioni di disperazione
Con le quali un animale braccato guarda le canne dei fucili;
Non posso soffrire le coincidenze sfavorevoli
Che si presentano quando qualcuno raggiunge un obiettivo;
Non lo posso soffrire, quindi, per ragioni inspiegate;
Non posso soffrire le perdite irrecuperabili:
Non posso soffrire il contare i desideri disattesi
Prima che il boia gentile mi esaudisca l'ultimo
Odio quando un rumore secco e metallico
M'interrompe una conversazione al telefono;
Odio gli spari dietro la testa,
Nell'aria sento solo il disgusto per la salva;
Odio me stesso quando sono un vigliacco,
Quando cerco spiegazioni per la mia codardia,
Quando sorrido a coloro che servo,
Anche se li odio col tutto il cuore