Nave, dove vai?
Dimmi, dove vai?
Su quale mare
mi porterai?
Mare così strano,
lo guardi e sei già lontano.
Ho trovato il mare nella tua mano,
ma tu lo sai che mi confondi
quando mi guardi e non rispondi?
Chissà se navigando
ci incontreremo e quando.
Chissà che parte del mondo avremo,
quale mare profondo e per quale mistero
riusciremo almeno
a sfiorare il cielo su…
Insomma dove navigheremo?
Su…
Chissà se ce ne andremo da qua,
da questo schifo di città.
Davvero non si può
trovare un altro posto?
E tu, tu così dolce ma stando qua,
io non ti riconosco.
Ma non vedi fuggire i gabbiani?
Perché non proviamo anche noi? Muoviamo le mani!
Mare così amaro,
ti ho avuto e sei già lontano.
Senza di te tutto è così strano,
tutto si confonde
come quando piove,
piove sulle onde,
adesso non capisco più
se tutto si poteva immaginare perché c'eri tu.
Andarsene, volare in mezzo al mare, non tornare più
in questo schifo di città.
Davvero non si può
trovare un altro posto?
E in più adesso che non ci sei tu,
io non mi riconosco.
Ti ricordi quel giorno i gabbiani?
Ma bastava volare anche noi che avevamo le ali.