E ora, la fine è vicina,
e quindi affronto il sipario finale.
Amico mio, lo dico chiaramente,
esprimo la mia opinione, di cui sono certo.
Ho vissuto una vita piena,
ho percorso tutte quante le strade,
e di più, molto più di questo,
l’ho fatto a modo mio.
Rimpianti, ne ho avuti alcuni,
ma, tutto sommato, troppo pochi da menzionare.
Ho fatto quello che dovevo,
e sono andato fino in fondo, senza eccezioni.
Ho pianificato ogni percorso battuto,
ogni passo attento su strade secondarie,
e di più, molto più di questo,
l’ho fatto a modo mio.
Sì, ci sono stati momenti (son certo che lo sapevi)
in cui ho addentato pane più duro dei miei denti,
ma in tutto ciò, se c’erano dubbi,
ho mandato giù e sputato il rospo.1
Ho affrontato tutto, a testa alta,
e l’ho fatto a modo mio.
Ho amato, ho riso e pianto,
ho avuto la mia fetta, la mia parte di sconfitte.2
E ora che le lacrime si placano,
lo trovo tutto così divertente.
Pensare che ho fatto tutto ciò;
e se posso dirlo: non in modo timido,
oh no, oh no, non io,
io l’ho fatto a modo mio.
Perché, cos’è un uomo, che cosa ha?
Se non sé stesso, allora non ha nulla.
Dire le cose che prova davvero,
e non le parole di uno che s’inginocchia.
Gli atti mostrano che ho incassato i colpi,
e l’ho fatto a modo mio!
Sì, è stato a modo mio.
1. Serie di metafore sul cibo:
bite off more than you can chew {mordere più di quello che si riesce a masticare} = fare il passo più lungo della gamba.
eat up {mangiare su} = finire di mangiare, finire il piatto.
spit it out {sputarlo fuori} = sputare il rospo.2. have your fill {avere il proprio riempimento/la propria porzione} = ottenere (o fare esperienza di) la quantità che si desidera o che si è in grado di avere.