Un pensiero sull’altro e la notte va
Un giorno e un altro e torna lunedì
Le stesse cose che s’accavallano noiose
E i gesti con le facce si confondono
Parlare d’altro è diventato un alibi
Per non tornare poi immancabilmente
Con la mente a te...
A te, mia dolce malattia
Sottile suggestione
Un profumo, un’idea, che non va via
La carezza di un’ape sopra un fiore
Come te non fa rumore
Tu, mia dolce malattia
Più te ne vai, più resti mia
Svegliarmi e poi cercarti dove non sei
E ti vorrei, ma presto presto, io ti voglio adesso
Un po’ più di ieri, di sempre
Di quando eri mia
E la luce dell’alba ti aiuta un po’
Perché di giorno ti distrai di più
Capita a quelli che son malinconici
Ed io la gioia siamo incompatibili
Fingendo, mi avventuro in cose frivole
La verità è cerco di scordarti e ancora penso a te...
A te, mia dolce malattia
Che non guarisce mai
E m’intriga pensieri e fantasie
Una gatta che solo per giocare
Non volendo graffia il cuore
Tu, mia dolce malattia
Più te ne vai, più resti mia
Svegliarmi e poi cercarti dove non sei
E ti vorrei, ma presto presto, io ti voglio adesso
Un po’ più di ieri, di sempre
Ma non sei più mia...