Ti giuro che nel vedere il tuo viso
la mia anima si infiamma.
E tiri fuori al sole le ciglia
e il mondo fiorisce.
Camminando lasci cadere un fazzoletto
e la mia mano, senza di me, lo raccoglie.
Hai la risata più fresca
di tutte le fontane.
Sei il campanello del nido dei miei passeri.
Profumi d'erba e sai di inchiostro e macchie.
Sei il raggio di maggio, le mie parole, le tue creme,
cantando nella macchina.
Quando avviciniamo le sedie mi sento tanto goffo.
Hai verità, abbracci che avvolgono le città.
Hai un bacio di riso e di latte della valle.
E dici che vieni da Marte e...
ritornerai, andiamo, che te ne andrai.
E' che a volte, solo a volte
ciò che è, è ciò che sembra.
A volte sembra che tu te ne sia già andata.
Mia donna, mia dama valorosa, si pettina
la treccia come le sirene
e rema nella sabbia, se vuole.
Oh mia donna, le tue labbra di menta
stanno meglio con le mie
se si muovono...meglio il tuo sorriso, se morde.
Oh mia donna!
Ricordi quando incominciò ad albeggiare?
Sento che l'alba ci ha reso più forti
e poi la chiacchierata tranquilla tra le gocce
le briciole fecero la loro parte.
Poi si avvicinano le sedie,
le voci si addormentano.
E sento le lacrime,
cadono, ma non hanno nome.
E credo che la tua confusione,
te la chiederò in un ballo.
In questo consiste la libertà
nel non rinunciare ad arrenderti di più.
Mi piaci così come sei
se provi la stessa cosa, e se vuoi,
andremo avanti fino alla fine.
Mia donna, mia dama valorosa, si pettina
la treccia come le sirene
e rema nella sabbia, se vuole.
Oh mia donna, le tue labbra di menta
stanno meglio con le mie
se si muovono...meglio il tuo sorriso, se morde.
Oh mia donna!
Mia donna...