Unaltra volta la stessa storia. Sono le undici e non mi chiami. Tu fai finta di niente e io incolpo il caffè. È mezzanotte, arrivi, non dici una parola, mezzo giro nel letto e ti addormenterai senza un perché.
Arriva il mattino, ti svegli fra le braccia. Io faccio finta di niente e tu, mentre fai il caffe, riempi la casa di allegria.
Oggi ti ho e di tutto il resto già mi sono dimenticato
Mi ammazzi mentendomi, ti vedo. Lo so, non credere che sia cieco. Mi bruci baciandomi, però mi scotto, sto zitto e ti amo anche se continui ad ammazzarmi.
Già finisce il giorno,
Mi abbracci e te ne vai,
Tornerai quando spunta il sole.
Hai tanto da fare.
Fa male, ma passa, mi abituo ad aspettarti.
Non è necessario chiedere perdono e sono qui come ieri.
Mi ammazzi mentendomi, ti vedo. Lo so, non credere che sia cieco. Mi bruci baciandomi, però mi scotto, sto zitto e ti amo anche se continui ad ammazzarmi.
Stanotte pioverà, chissà che non esca e muoio dalla voglia di dirti che
Mi ammazzi mentendomi, ti vedo. Lo so, non credere che sia cieco. Mi bruci baciandomi, però mi scotto, sto zitto e ti amo anche se continui ad ammazzarmi.
Stanotte pioverà, chissà che non esca e muoio dalla voglia di dirti che
Mi ammazzi mentendomi, ti vedo. Lo so, non credere che sia cieco. Mi bruci baciandomi, però mi scotto, sto zitto e ti amo anche se continui ad ammazzarmi.