Maledette rockstar,
che mi fate ballare, anche se non voglio.
E, appena mi distraggo un attimo,
mi rubate il portafoglio.
“Cazzo, tenetevi i soldi,
ma almeno ridatemi
i documenti!”
“Vasco, maledetto! Ti ho visto!
Mi hai fatto lo sgambetto.
Ohi, che male, che male
alle gambe e alla schiena.
Sono una vittima,
mi faccio pena.”
Maledette rockstar!
È stata solo colpa vostra
se mi si è ingolfato il motorino,
se ho trovato del prosciutto rancido
nel mio panino.
Mi avete spogliata, tatuata,
ricoperta di pece e di piume,
promettendomi che sarei diventata
più bella di un angelo.
Mi avete ingannata:
sono rimasta brutta,
anzi sono peggiorata,
sono peggiorata.
Lou, maledetto!
Mi avevi detto: “Dai, vieni,
sarà una serata memorabile”.
Io non avevo un cazzo da mettere,
allora ho rubato un giubbetto di pelle,
fichissimo, rischiando la galera,
e tu, per tutta la sera,
non mi hai degnato di uno sguardo.
Che razza di bastardo!
Maledette rockstar, maledette!
Per voi mi sono drogata,
intossicata, indebitata,
completamente rovinata.
È solo colpa vostra
se sono finita dritta dritta
dentro a questo buco nero.
“Bono, maledetto! Ti ho visto
mentre rovistavi nel cassetto
del mio comodino.
Ma dove scappi? Torna qua!
Stavolta me la paghi,
giuro che stavolta me la paghi.
Stavolta me la paghi,
sì, giuro che stavolta me la paghi!