Vi devo confessare che io l’ho sposata
Dopo due giorni soli di fidanzamento
Io ero assai felice e così contento
Che non mi accorsi che mia moglie era un po’ strana
Ma fin da allora lei non mi sembrò sana
Ma fin da allora lei non mi sembrò sana
Perché voleva sempre stare all’aria aperta
Ed una notte svelta proprio come un razzo
Mentre stavo dormendo mi sfondò un tramezzo
Da qui ho capito la sua malattia
Che tutti chiamano claustrofobia
Che tutti chiamano claustrofobia
Cioè la malattia di uno che crede
Che l’aria manchi sempre un poco dappertutto
Vivendo noi così con le finestre aperte
In quell’inverno io mi salvai a stento
Da un bel principio di congelamento
Da un bel principio di congelamento
Poi con la primavera noi andammo avanti
Ma una mattina mentre mi lavavo i denti
Mi accorsi che ne avevo tre di meno
Eran tre denti grandi uniti fra di loro
E guarda caso proprio quelli d’oro
E guarda caso proprio quelli d’oro
Ma poi li ho ritrovati dentro al suo cassetto
L’aveva presa lei questa mia protesi
Da questo fatto io formulai l’ipotesi
Che lei c’aveva addosso un’altra malattia
Che tutti chiamano cleptomania
Che tutti chiamano cleptomania
Cioè quella malattia di uno che ruba
Anche se poi non ci guadagna proprio niente
Ma quella sera mi sentivo tanto in vena
Chissà forse perché c’era la luna piena
Io chiusi un occhio e gliela mandai buona
Io chiusi un occhio e gliela mandai buona
Però mentre le davo il bacio del perdono
Io le sentii qualcosa proprio sotto il mento
Qualcosa che cresceva assai rapidamente
E che in una donna certo non mi garba
Qualcosa che, ahu, era la barba
Qualcosa che, ahu, era la barba
Le crebbe in tutto il corpo
Nera folta e lesta
Che dopo un po’ sembrava tutta una foresta
Poi d’improvviso le sentii una cosa nuova
Che si muoveva lunga, sibilante e soda
Qualcosa che, ahu, era la coda
Qualcosa che, ahu, era la coda
Capii così d’un tratto cosa era successo
Che a lei gli era venuto addosso un altro guaio
O meglio un’altra vecchia brutta malattia
Che quando viene non ti va più via
Perché c’aveva la licantropia
Perché c’aveva la licantropia
Un male assai curioso, un male di paese
La stessa cosa che il popolino ignaro
Chiama col nome strano di lupo mannaro
Cioè che a luna piena e quando il cielo è cupo
La mia signora diventava lupo
La mia signora diventava lupo
E questo è un fatto che mi ha dato il mal di cuore
E sto vivendo una vita di terrore
Perch’io fra le altre cose ancora non vi ho detto
Che lei mi segue ovunque e mi ama ancora
E può saltarmi addosso ad ogni ora
E può saltarmi addosso ad ogni ora
Io lo so quasi sempre prima quando viene
Perché si sente sempre prima da lontano
Un ululato, uu, come questo
Un ululato, uu, io vi saluto
Ecco la matta
Mamma mia aiuto
Si salvi chi lo può
Salvatevi dal lupo
Si salvi chi lo può
Salvatevi dal lupo
Ecco il lupo: uuuu
Uuuuuuuuu
Uuuuuuu
Uuuuuuu
Uuuuuuu
Uuu