Quasi improvvisamente
Senza un avviso di chiamata
Che scherzi fa la mente
Per guadagnarsi la giornata
Forse quello che leggo
Mi sta annoiando mortalmente
Certo che non l'avrei...
E chino il capo lentamente
Cade il libro di mano
Giro la sedia, guardo fuori
E fuori, fuori c'è Milano
Com'era ieri... com'eri ieri
Ma tu, ma tu, ma tu
Non devi piangere più per me, mai più
Ma dove, dove vai?
Non è finita, non può finire mai
Svegliati, è solo una piccola
Proprio una piccola nostalgia
È solo un fermo d'immagine
Batti le mani, è già andata via
Vedi, in un colpo di vento
Che manco t'accorgi, ti arriva la vita
Quella non scherza per niente
Ed è lì che ti aspetta, è lì ad ogni uscita
Tu mi aspettavi la sera
Di quando andavamo a contare le luci
Tu che credevi l'amore
Quell'urlo di un attimo, dove ti bruci
Io l'ho imparato l'amore
Cammina nel tempo ed e tutt'altra cosa
Non è tempesta e furore
È la donna che aspetta sulla porta di casa
Ma tu, ma tu, ma tu
Non devi piangere più per me, mai più
Ma tu, ma tu, ma tu
Non devi andartene mai, rimani, sai
Che strano posto che è il cuore
Le cose che entrano non escono più
Cambiano solo di posto
Però se ti stringi ci stai pure tu
Vedi, le cose del tempo si fermano
Al gesto di un prestigiatore
Restano gli occhi e i sorrisi
Che non li cancella il passar delle ore
C'era un ragazzo che ieri tremava
Soltanto a tenerti la mano
S'è addormentato sul fiume
Quel fiume lo culla, lo porta lontano
Ricordati di lui, ragazza bella che sei volata via
Ricordati di me, innamorato di questa donna mia
Ora da dentro mi chiamano
I tuoi stan dormendo da almeno tre ore
Togli le scarpe o si svegliano
Fila nel letto, non fare rumore