Sta nel fondo dei tuoi occhi, sulla punta delle labbra
Sta nel corpo risvegliato, nella fine del peccato
Nella curva dei tuoi fianchi, nel calore del tuo seno
Nel profondo del tuo ventre, nell'attendere il mattino
Sta nel sogno realizzato, sta nel mitra lucidato
Nella gioia, nella rabbia, nel distruggere la gabbia
Nella morte della scuola, nel rifiuto del lavoro
Nella fabbrica deserta, nella casa senza porta
Sta nell'immaginazione, nella musica sull'erba
Sta nella provocazione, nel lavoro della talpa
Nella storia del futuro, nel presente senza storia
Nei momenti di ubriachezza, negli istanti di memoria
Sta nel nero della pelle, nella festa collettiva
Sta nel prendersi la merce, sta nel prendersi la mano
Per tirare i sampietrini nell'incendio di Milano
Nelle spranghe sui fascisti, nelle pietre sui gipponi
Sta nei sogni dei teppisti e nei giochi dei bambini
Nel conoscersi del corpo, nell'orgasmo della mente
Nella voglia più totale, nel discorso trasparente
Ma chi ha detto che non c'è? Ma chi ha detto che non c'è?
Sta nel fondo dei tuoi occhi (ma chi ha detto che non c’è?)
Sulla punta delle labbra (ma chi ha detto che non c’è?)
Sta nel mitra lucidato (ma chi ha detto che non c’è?)
Nella fine dello Stato (ma chi ha detto che non c’è?)
C'è, c'è, sì che c'è (ma chi ha detto che non c’è?)