Quando le ombre si rifrangono sui tetti
e ti ritroverai da solo,
quando al crepuscolo saprà di paglia,
ti darò un consiglio.
Ho in soffitta un castello di ragnatele
e un trono di colombe.
Ti darò qualche pagina di consigli
e un paio di scarpe per sognare.
La felicità ti è scappata dalla porta sul retro;
il vento d'ieri non ricatturerai.
Si girerà sul tetto
e ti dirà: «Ciao, non mi conosci bene!»
Com'è instabile la porta verso la felicità!
In pochi sanno
che l'amore che se n'è andato all'alba
non lo raggiungeranno.
È venuto qui vicino,
forse intorno a noi.
La prossima volta fagli posto
e non perdere tempo!
Ti ha detto addio con i capelli dorati.
«Ma perché questa faccia?
Non mi conosci bene.»
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo sanno.
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo conoscono.
L'amore è venuto qui vicino,
forse intorno a noi.
La prossima volta fagli posto
e non perdere tempo!
Ti ha detto addio con i capelli dorati.
«Ma perché questa faccia?
Non mi conosci bene.»
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo sanno.
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo conoscono.
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo sanno
che l'amore che se n'è andato all'alba non lo raggiungeranno.
(×3):
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo sanno.
In pochi, in pochi, in pochi, in pochi lo conoscono.