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Lo guarracino [Italian translation]
Lo guarracino [Italian translation]
turnover time:2024-07-02 17:03:45
Lo guarracino [Italian translation]

Il coracino, che andava per mare,

venne voglia di sposarsi.

si fece un bel vestito

di scaglie di spine pulito pulito

con una parrucca tutta piena

di rimasugli avvolti,

con il colletto, fazzoletto da collo e polsini

di seta inglese molto fine.

Con i calzoni di reti di fondo,

scarpe e calze di pelle di tonno

e mantella e mantellina

di alghe e peli di bue marino,

con bottoni e bottoniera

di occhi di polipo, seppie e coregoni bianchi *

fibbie, spada e fiocchi dorati

di nero di seppia e fette di occhiata

Due belle catene

di polmone di conchiglie,

un capello elegante

di codini di luccio salato.

tutto inamidato** e ben stirato

faceva il fighetto,

girava di quà e di là

per trovarsi la fidanzata

La Sardina, al balcone

stava suonando il colascione***

e a suono di trombetta,

cantava questa arietta:

"O larello o marellena

e la figlia della zia Lena

ha lasciato il fidanzato

perché niente glia ha regalato!"

Il Guarracino che la guardò

della Sardina si innamorò,

se ne andò dalla Bavosa.

la più vecchia maliziosa.

le diede una bella mancia

per mandarle un messaggio.

La bavosa, pissi pissi

chiaro e tondo glielo disse.

Nel sentirla la Sardella

rossa rossa si fecce,

per la vergogna che la prese

sotto uno scoglio si infilò,

ma la vecchia Bavosa

subito disse: "Ah, schizzinosa!

In questa maniera non trovi partito

in gola ti resta il marito".

Se hai voglia di accasarti

tante smorfie non le devi fare,

fuori la galanteria e via la timidezza,

anima e cuore e faccia tosta".

Ciò sentendo la zia Sardina

s'affacciò alla finestrella

e fece un occhiolino d'intesa

allo speranzoso innamoratino.

Ma la Patella che stava appostata

la chiamò faccia tosta,

traditrice, svergognata,

senza parola e malnata

perché aveva piantato l'Alletterato,

primo e antico fidanzato

di carriera da questo andò

e ogni cosa gli disse.

Quando la sentì il poveretto

se lo prese un demonio

andò a casa, s'armò di rasoio,

si caricò come un mulo

di fucili, di spingarde,

polvere, palle, stoppa e schegge;

quattro pistole e tre baionette

in tasca si mise.

Sulle spalle settanta colubrine,

ottanta bombe e novanta cannoni

e come un guappo paladino

andava cercando il coracino.

La sfortuna vuole

che in mezzo la piazza lo incontrò

l'afferra per il cravattino

e poi gli dice: "Ah malandrino!

Tu mi rubi la fidanzata

e prenditela questa bastonata".

Tuffete e taffete, a milioni,

gli dava schiaffi e colpi alla gola,

schiaffi, pugni e scappellotti,

scappoloni, fecozze**** e percosse alla nuca,

scapaccioni e pugni al volto

e gli ammaccò ossa e cartilagini.

Succede che al rumore

parenti e amici uscirono fuori,

chi con mazze, coltelli e coltellini,

chi con spade,spadoni e spadini

quello con sbarre, questo con spiedi

chi con mandorle e chi con nocciole,

chi con tenaglie e chi con martelli

chi con torroni e susamielli *****

Padri, figli, mariti e mogli

si azzuffarono come fiere

e milioni accorrevano a frotte,

i pesci di questa e di quella fazione

Quante ne vedesti di sarde e di alose

di palamiti e sogliole e razze chiodate,

saraghi, dentici e occhiate,

sgombri, tonni e alletterati.

Pesci palombo e rane pescatrici,

scorfani, cernie e alici,

pastinace, seriole, musdee e ghiozzi rasposi,

lecce stelle, lucci e storioni,

merluzzi, gronghi e murene,

capodogli, orche e balene,

capitoni, aguglie e aringhe,

cefali, caponi lira, tracine e cernie dorate.

Triglie, torpedini occhiute, trote e tonni,

musdee, cepole, latterini e zerri,

polipi, seppie e calamari,

pesci spada e stelle di mare

pesci palombo e pesci martello

bocche d'oro e gianchetti,

seppioline e coracini

cannolicchi, ostriche e ricci di mare.

Vongole, cuori eduli e patelie

pescecani e granchietti

tordi marvizzi, marmore e bavose,

boghe, vedove e spose,

spigole, spondili, serpenti e salpe,

scalze con gli zoccoli o con le scarpe,

murici, gamberi e aragoste

vennero perfino con le diligenze.

Capitoni, sauri e anguille,

pesci grossi o piccoli,

d'ogni ceto e nazione.

Piccolini, piccoli, più grandi e grandissimi!

Quante botte, mamma mia!

Che si davano. Non sia mai!

A centinaia le bastonate!

A milioni le pietrate!.

Morsi e pizzicotti a bilioni!

A pioggia i colpi alla gola!

Non vi dico che fuoco vivo

si faceva per ogni luogo.

Te, te, ttè, qua pistolettate,

ta, ta, ttà, là schioppettate

tu, tu, ttù, qua le colubrine,

bu, bu, bbù, là i cannoni.

Ma di cantare sono già stanco

e ora mi manca il fiato,

perciò, datemi licenza

grazioso e bel pubblico.

Fate che beva una mezza di "seje"******,

alla salute di lui e di lei,

altrimenti mi si secca il gargarozzo,

svuotandosi il polmone.

.

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Roberto Murolo
  • country:Italy
  • Languages:Neapolitan, Italian
  • Genre:Singer-songwriter
  • Official site:http://www.robertomurolo.com/
  • Wiki:http://en.wikipedia.org/wiki/Roberto_Murolo
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