I corpi vanno verso casa stanchi
dei ritmi imitati da un'altra danza
la notte finge d'essere
ancora una bambina
con gli occhi alla luna
nella sua
cecità della ragione e del desiderio
La notte è cieca e le ombre di Lisbona
sono la faccia oscura della città bianca
Lisbona è ragazza madre
amò come se fosse
la più indifesa
principessa
che le tenebre un giorno incoronarono
Non so se è per sempre quel tuo bacio
o solo per quel che resta della notte
il vento infine si è fermato
già a malapena lo vedo
sopra il Tejo
e ora tutto può essere quello che appare
a Lisbona quando si fa giorno
Il Tejo che riflette il giorno liberamente
la notte è prigioniero degli sguardi
al molo dei belvedere
vanno arrivando dai bar
i naviganti
amanti
delle tele che l'amore e il fumo tessono
E Necas, che credeva di essere una cantante,
e che i doni della notte sono eterni
non appena arriva l'alba
deve radersi le gambe
perchè il giorno non tradisca
le Dietrich che non furono neanche Marlene
Non so se è per sempre quel tuo bacio
o solo per quel che resta della notte
il vento infine si è fermato
già a malapena lo vedo
sopra il Tejo
e ora tutto può essere quello che appare
a Lisbona quando si fa giorno
Nei sogni, è risaputo, non si muore
del resto è questo l'unico vantaggio
che la gente ha, dopo la vana fatica,
di andare in viaggio
nel sonno profondo
fecondo
di glorie e terrori ed avventure
E povero chi si sveglia di soprassalto
spiando dalla fessura se è già giorno
le sue ansie
pronunciano freddamente sentenze al suo orecchio
rumore che la notte, a suo costume, trasfigura
Non so se è per sempre quel tuo bacio
o solo per quel che resta della notte
il vento infine si è fermato
già a malapena lo vedo
sopra il Tejo
e ora tutto può essere quello che appare
a Lisbona quando si fa giorno