Vuoi costruire città ideali,
Distruggi prima le mostruosità,
Governo, caserme, cattedrali
Che sono per noi tutte assurdità.
Da oggi viviamo il comunismo,
Raggruppiamoci solo per affinità,
La nostra felicità nascerà dall'altruismo,
Che i nostri desideri siano realtà!
ritornello
In piedi, in piedi, compagni di miseria,
È giunto il momento di ribellarci.
Che il sangue scorra e arrossisca la Terra,
E che sia per la nostra libertà.
È retrocedere che stare fermo,
E se lo diventa a troppo filosofare.
In piedi, in piedi, vecchi rivoluzionari,
E l'anarchia finalmente trionferà!
In piedi, in piedi, vecchi rivoluzionari,
E l'anarchia finalmente trionferà!
Prendi ora la fabbrica,
Del Capitale, non essere più il servitore,
Riprendi l'arnese e riprendi la macchina,
Tutto è a tutti, niente dallo sfruttatore.
Si, la patria è una sciocchezza,
Un sentimento raddoppiato di vigliaccheria.
Non diventare carne da caserme,
Giovane coscritto, meglio vale disertare.
ritornello
In piedi, in piedi, compagni di miseria,
È giunto il momento di ribellarci.
In piedi, in piedi, vecchi rivoluzionari,
E l'anarchia finalmente trionferà!
Tutti gli eletti, appendili al patibolo,
Quando si soffre si deve poter castigare,
Gli elettori, sferzali con forza,
Per nessuno si deve aver pietà.
Che la nitroglicerina, come la dinamite,
Sia presente mentre si parla ragione.
Se è necessario rovesciamo il pentolone,
Ma dalle nostre sofferenze, acceleriamo la guarigione.
ritornello
In piedi, in piedi, compagni di miseria,
È giunto il momento di ribellarci.
Che il sangue scorra e arrossisca la Terra,
E che sia per la nostra libertà.
È retrocedere che stare fermo,
E se lo diventa a troppo filosofare.
In piedi, in piedi, vecchi rivoluzionari,
E l'anarchia finalmente trionferà!
In piedi, in piedi, vecchi rivoluzionari,
E l'anarchia finalmente trionferà!