Sono il controllore di Les Lilas
Il tizio che si incontra e a cui non si fa caso
Non c’è il sole sotto terra
Strana crociera
Per ammazzare il tempo nella giacca
Ho i brani del Reader Digest
E in questo libro c’è scritto
Che dei tizi se la spassano a Miami
Durante il tempo in cui faccio il gradasso
In fondo allo scantinato
Pare che ci sia dignità in ogni mestiere
E io faccio i buchi ai biglietti.
Faccio buchi, buchetti, ancora buchetti,
Buchetti, buchetti, sempre buchetti,
Buchi di seconda classe
Buchi di prima classe
Faccio buchi, buchetti, ancora buchetti,
Buchetti, buchetti, sempre buchetti,
Buchetti, buchetti,
Buchetti, buchetti.
Sono il controllore di Les Lilas,
Per Invalides cambiare a Opera,
Vivo nel cuore del pianeta,
Ho in testa
Un carnevale di coriandoli
Ne porto quasi nel mio letto
E sotto il mio cielo di piastrelle
Vedo luccicare soltanto le coincidenze
A volto sogno vaneggio
Vedo ombre
E nella foschia in fondo alla banchina
Vedo una barca che viene a prendermi
Per tirarmi fuori da questo buco in cui faccio buchi
Buchetti, buchetti, sempre buchetti
Ma la barca se la svigna
E vedo che do i numeri
E resto nel mio buco a fare buchetti
Buchetti, buchetti, sempre buchetti
Buchetti, buchetti,
Buchetti, buchetti
Sono il controllore di Les Lilas,
Arts-et-Métiers diretto via Levallois
Sono stufo non ne posso più
Di questa cloaca
Vorrei darmela a gambe
Lasciare il mio berretto nello spogliatoio
Verrà il giorno, ne sono sicuro,
In cui potrò volatilizzarmi
Partirò sulla strada maestra
E costi quel che costi
E se per me è troppo tardi
Partirò con i piedi davanti
Faccio buchi, buchetti, ancora buchetti,
Buchetti, buchetti, sempre buchetti
Robe da perdere la testa
Robe da prendere una pistola
E farsi un buco, un buchetto, un ultimo buchetto
Un buco, un buchetto, un ultimo buchetto
Così mi metteranno in una grande buca
Dove non sentirò più parlare di buchi, mai più buchi
Buchetti, buchetti, buchetti.