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Le nozze di Figaro [Atto Uno] lyrics
Le nozze di Figaro [Atto Uno] lyrics
turnover time:2024-11-23 03:28:49
Le nozze di Figaro [Atto Uno] lyrics

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Personaggi

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Il Conte di Almaviva - baritono

La Contessa di Almaviva -soprano

Susanna - soprano

Figaro - basso-baritono

Cherubino, paggio del Conte - mezzosoprano

Marcellina - mezzosoprano

Bartolo, medico di Siviglia - basso

Basilio, maestro di musica - tenore

Don Curzio, giudice - tenore

Barbarina - soprano

Antonio, giardiniere del Conte e zio di Susanna - basso

Due Donne

Coro di Contadini, di villanelle e di vari ordini di persone

########################

ATTO PRIMO

########################

Il castello del Conte Almaviva presso a Siviglia

(Una stanza mezzo smobiliata. Si vedono una

grande poltrona e una sedia. Figaro sta misurando

l'impiantito. Susanna allo specchio si sta mettendo

un cappellino.)

N° 1: Duettino

FIGARO

Cinque...dieci...venti...

trenta...trentasei...quarantatre...

SUSANNA

Ora sì, ch'io son contenta.

Sembra fatto inver per me.

FIGARO

Cinque...

SUSANNA

Guarda un po', mio caro Figaro...

FIGARO

dieci...

SUSANNA

guarda un po', mio caro Figaro.

FIGARO

venti...

SUSANNA

guarda un po'.

FIGARO

trenta...

SUSANNA

guarda un po',

guarda adesso il mio cappello!

FIGARO

trentasei...

SUSANNA

guarda adesso il mio cappello.

FIGARO

quarantatré...

SUSANNA

guarda un po', mio caro Figaro, ecc.

FIGARO

Sì, mio core, or è più bello,

sembra fatto inver per te.

SUSANNA

Guarda un po', ecc.

FIGARO

Sì, mio core, ecc.

SUSANNA

Ora sì ch'io son contenta, ecc.

FIGARO

Sì, mio core, ecc.

SUSANNA, FIGARO

Ah, il mattino alle nozze vicino,

SUSANNA

quant'è dolce al mio tenero sposo,

FIGARO

quant'è dolce al tuo tenero sposo,

SUSANNA, FIGARO

questo bel cappellino vezzoso

che Susanna ella stessa si fe', ecc.

SUSANNA

Cosa stai misurando,

caro il mio Figaretto?

FIGARO

Io guardo se quel letto

che ci destina il Conte

farà buona figura in questo loco.

SUSANNA

In questa stanza?

FIGARO

Certo, a noi la cede

generoso il padrone.

SUSANNA

Io per me te la dono.

FIGARO

E la ragione?

SUSANNA (toccandosi la fronte)

La ragione l'ho qui.

FIGARO (facendo lo stesso)

Perché non puoi

far che passi un po'qui ?

SUSANNA

Perché non voglio.

Sei tu mio servo, o no?

FIGARO

Ma non capisco

perché tanto ti spiaccia

la più comoda stanza del palazzo.

SUSANNA

Perché io son la Susanna e tu sei pazzo.

FIGARO

Grazie, non tanti elogi: guarda un poco

se potria meglio stare in altro loco.

N° 2: Dilettino

FIGARO

Se a caso Madama

la notte ti chiama,

dindin, in due passi

da quella puoi gir.

Vien poi l'occasione

che vuolmi il padrone,

dondon, in tre salti

Io vado a servir.

SUSANNA

Così se il mattino

il caro contino,

dindin, e ti manda

tre miglia lontan,

dindin, dondon, a mia porta

il diavol lo porta,

ed ecco in tre salti...

FIGARO

Susanna, pian, pian, ecc.

SUSANNA

ed ecco, in tre salti...dindin...dondon...

Ascolta!

FIGARO

Fa presto!

SUSANNA

Se udir brami il resto,

discaccia i sospetti, che torto mi fan.

FIGARO

Udir bramo il resto,

i dubbi, i sospetti gelare mi fan.

SUSANNA

Or bene, ascolta, e taci.

FIGARO

Parla, che c'è di nuovo?

SUSANNA

Il signor Conte

stanco d'andar cacciando le straniere

bellezze forestiere,

vuole ancor nel castello

ritentar la sua sorte,

né già di sua consorte, bada bene,

appetito gli viene.

FIGARO

E di chi dunque?

SUSANNA

Della tua Susannetta.

FIGARO

Di te?

SUSANNA

Di me medesma. Ed ha speranza

che al nobil suo progetto

utilissima sia tal vicinanza.

FIGARO

Bravo! Tiriamo avanti.

SUSANNA

Queste le grazie son, questa la cura

ch'egli prende di te, della tua sposa.

FIGARO

Oh, guarda un po'che carità pelosa!

SUSANNA

Chetati: or viene il meglio. Don Basilio,

mio maestro di canto e suo factotum

nel darmi la lezione

mi ripete ogni dì questa canzone.

FIGARO

Chi? Basilio? Oh birbante!

SUSANNA

E tu credevi

che fosse la mia dote

merto del tuo bel muso?

FIGARO

Me n'ero lusingato.

SUSANNA

Ei la destina

per ottener da me certe mezz'ore ...

che il diritto feudale ...

FIGARO

Come! ne'feudi suoi

non l'ha il Conte abolito?

SUSANNA

Ebben, ora è pentito; e par che tenda

riscattarlo da me.

FIGARO

Bravo! mi piace:

che caro signor Conte!

Ci vogliam divertir: trovato avete ...

(Si sente suonare un campanello.)

FIGARO

Chi suona? La Contessa.

SUSANNA

Addio, addio, addio, Figaro bello.

FIGARO

Coraggio, mio tesoro.

SUSANNA

E tu, cervello.

(parte)

FIGARO

(passeggiando con fuoco per la camera, e

fregandosi le mani)

Bravo, signor padrone! Ora incomincio

a capir il mistero . e a veder schietto

tutto il vostro progetto: a Londra, è vero?

Voi ministro, io corriero, e la Susanna ...

segreta ambasciatrice .

non sarà, non sarà, Figaro il dice.

N° 3: Cavatina

FIGARO

Se vuol ballare, signor contino,

il chitarrino le suonerò, sì,

se vuol venire nella mia scuola,

la capriola le insegnerò, sì.

Saprò, saprò, ma piano,

meglio ogni arcano

dissimulando scoprir potrò.

L'arte schermendo, l'arte adoprando,

di qua pungendo, di là scherzando,

tutte le macchine rovescerò.

Se vuol ballare, ecc.

(Parte. Entra il dottor Bartolo con Marcellina, un

contratto in mano.)

BARTOLO

Ed aspettaste il giorno

fissato alle sue nozze

per parlarmi di questo?

MARCELLINA

Io non mi perdo,

dottor mio, di coraggio:

per romper de'sponsali

più avanzati di questo

bastò spesso un pretesto, ed egli ha meco,

oltre questo contratto, certi impegni .

so io ... basta: or conviene

la Susanna atterrir; convien con arte

impuntigliarla a rifiutare il Conte.

Egli per vendicarsi

prenderà il mio partito

e Figaro così fia mio marito.

BARTOLO

(prende il contratto dalle mani di Marcellina)

Bene, io tutto farò: senza riserve.

tutto a me palesate.

(fra sé)

Avrei pur gusto

di dar per moglie la mia serva antica

a chi mi fece un dì rapir l'amica.

N° 4: Aria

BARTOLO

La vendetta, oh, la vendetta,

è un piacer serbato ai saggi,

l'obliar l'onte, gli oltraggi,

è bassezza, è ognor viltà.

Coll'astuzia...coll'arguzia,

col giudizio, col crterio

si potrebbe...il fatto è serio,

ma credete si farà.

Se tutto il codice dovessi volgere,

se tutto l'indice dovessi leggere,

con un equivoco, con un sinonimo,

qualche garbuglio si troverà.

Se tutto il codice, ecc.

Tutta Siviglia conosce Bartolo,

il birbo Figaro vinto sarà, ecc.

(Parte.)

MARCELLINA

Tutto ancor non ho perso:

mi resta la speranza.

(Entra Susanna, con una cuffia, un nastro ed un

vestito da donna.)

Ma Susanna si avanza: io vo'provarmi.

fingiam di non vederla.

(fra sé, forte)

E quella buona perla

la vorrebbe sposar!

SUSANNA (restando indietro, fra sé)

Di me favella.

MARCELLINA

Ma da Figaro alfine

non può meglio sperarsi:

l'ar gent fait tout.

SUSANNA (fra sé)

Che lingua! manco male

che ognun sa quanto vale.

MARCELLINA

Brava! questo è giudizio!

Con quegli occhi modesti,

con quell' aria pietosa,

e poi.

SUSANNA (fra sé)

Meglio è partir.

MARCELLINA

Che cara sposa!

(Susanna e Marcellina s'incontrano alla porta.)

N° 5: Duettino

MARCELLINA (fa una riverenza)

Via, resti servita,

madama brillante.

SUSANNA (fa una riverenza)

Non sono si ardita,

madama piccante.

MARCELLINA (fa una riverenza)

No, prima a lei tocca.

SUSANNA (fa una riverenza)

No, no, tocca a lei.

MARCELLINA (fa una riverenza)

No, prima a lei tocca.

SUSANNA (fa una riverenza)

No, no, tocca a lei.

MARCELLINA, SUSANNA (fanno una riverenza)

Io so i dover miei,

non fo inciviltà, ecc.

MARCELLINA (fa una riverenza)

La sposa novella!

SUSANNA (fa una riverenza)

La dama d'onore!

MARCELLINA (fa una riverenza)

Del conte la bella!

SUSANNA

Di Spagna l'amore!

MARCELLINA

I meriti...

SUSANNA

L'abito!

MARCELLINA

II posto...

SUSANNA

L'età...

MARCELLINA

Per Bacco, precipito

se ancor, se ancor resto qua.

SUSANNA

Sibilla decrepita,

da rider mi fa.

MARCELLINA (fa una riverenza)

Via resti servita, ecc.

SUSANNA (fa una riverenza)

Non sono si ardita, ecc.

MARCELLINA (fa una riverenza)

La sposa novella! ecc.

SUSANNA (fa una riverenza)

La dama d'onore! ecc.

(Marcellina parte furibonda.)

SUSANNA

Va là, vecchia pedante,

dottoressa arrogante!

Perché hai letto due libri,

e seccata Madama in gioventù .

(Mette il vestito sopra il seggiolone.)

CHERUBINO (entrando in fretta)

Susannetta, sei tu? .

SUSANNA

Son io, cosa volete?

CHERUBINO

Ah, cor mio, che accidente!

SUSANNA

Cor vostro! Cosa avvenne?

CHERUBINO

Il Conte ieri

perchè trovommi sol con Barbarina,

il congedo mi diede:

e se la Contessina,

la mia bella comare,

grazia non m'intercede, io vado via,

io non ti vedo più, Susanna mia!

SUSANNA

Non vedete più me! bravo! ma dunque

non più per la Contessa

segretamente il vostro cor sospira?

CHERUBINO

Ah, che troppo rispetto ella m'ispira!

Felice te che puoi

vederla quando vuoi!

Che la vesti al mattino,

che la sera la spogli, che le metti

gli spilloni, i merletti .

(con un sospiro)

Ah, se in tuo loco .

cos'hai li? dimmi un poco .

SUSANNA (imitandolo)

Ah il vago nastro, e la notturna cuffia

di comare sì bella ...

CHERUBINO

Deh, dammela, sorella,

dammela, per pietà.

(Cherubino toglie il nastro di mano a Susanna.)

SUSANNA

Presto, quel nastro.

(Susanna vuol riprenderglielo; egli si mette a girare

intorno al seggiolone.)

CHERUBINO

O caro, o bello, o fortunato nastro!

Io non tel renderò che con la vita.

(Bacia e ribacia il nastro.)

SUSANNA

(Seguita a corrergli dietro, ma poi si arresta

come fosse stanca.)

Cos'è quest insolenza?

CHERUBINO

Eh via, sta'cheta!

in ricompensa poi

questa mia canzonetta io ti vo'dare.

(Cava di tasca una canzone.)

SUSANNA

E che ne debbo fare?

CHERUBINO

Leggila alla padrona,

leggila tu medesma,

leggila a Barbarina, a Marcellina,

leggila ad ogni donna del palazzo.

SUSANNA

Povero Cherubino, siete voi pazzo?

N° 6: Aria

CHERUBINO

Non so più cosa son, cosa faccio,

or di foco, ora sono di ghiaccio,

ogni donna cangiar di colore,

ogni donna mi fa palpitar.

Solo ai nomi d'amor, di diletto,

mi si turba, mi s'altera il petto

e a parlare mi sforza d'amore

un desio ch'io non posso spiegar.

Non so più cosa son, ecc.

Parlo d'amor vegliando,

parlo d'amor sognando,

all'acqua, all'ombre, ai monti,

ai fiori, all'erbe, ai fonti,

all'eco, all'aria, ai venti,

che il suon de' vani accenti

portano via con sé.

Parlo d'amor vegliando, ecc.

E se non ho chi m'oda,

parlo d'amor con me.

(Cherubino vedendo il Conte da lontano, si

nasconde dietro una sedia.)

CONTE

Presto, sellatemi un cavallo!

CHERUBINO

Ah, son perduto!

SUSANNA

Che timor .

CONTE

Alla caccia!

SUSANNA

Il Conte!

(Cerca di mascherar Cherubino.)

Misera me!

CONTE (entrando)

Susanna, tu mi sembri

Agitata e confusa.

SUSANNA

Signor.io chiedo scusa.

ma.se mai.qui sorpresa.

per carità, partite.

CONTE

Un momento e ti lascio.

Odi.

(Si mette a sedere sulla sedia, prende Susanna per

mano: ella si distacca con forza.)

SUSANNA

Non odo nulla.

CONTE

Due parole. Tu sai

che ambasciatore a Londra

il re mi dichiarò; di condur meco

Figaro destinai.

SUSANNA

Signor, se osassi.

CONTE (alzandosi)

Parla, parla, mia cara, e con quel dritto

ch'oggi prendi su me finché tu vivi,

(con tenerezza, e tentando riprenderle la mano)

chiedi, imponi, prescrivi

SUSANNA

Lasciatemi, signor; dritti non prendo,

non ne vo', non ne intendo.

oh, me infelice!

CONTE

Ah, no, Susanna, io ti vo' far felice!

Tu ben sai quanto io t'amo: A te Basilio

tutto già disse; or senti:

se per pochi momenti

meco in giardin sull'imbrunir del giorno.

ah, per questo favore io pagherei...

BASILIO (dentro le quinte)

È uscito poco fa.

CONTE

Chi parla?

SUSANNA

Oh Dei!

CONTE

Esci, e alcuno non entri.

SUSANNA

Ch'io vi lasci qui solo?

BASILIO (come sopra)

Da Madama ei sarà: vado a cercarlo.

CONTE (addita il seggiolone)

Qui dietro mi porrò.

SUSANNA

Non vi celate.

CONTE

Taci, e cerca ch'ei parta.

(Il Conte vuol nascondersi dietro il seggiolone:

Susanna si frappone tra il paggio e lui. Il Conte la

spinge dolcemente. Ella rincula; intanto il paggio

passa davanti al seggiolone, si mettre dentro in

piedi. Susanna il ricopre colla vestaglia.)

SUSANNA

Ohimè! che fate?

BASILIO (entrando)

Susanna, il ciel vi salvi; avreste a caso

veduto il Conte?

SUSANNA

E cosa deve far meco il Conte?

Animo, uscite.

BASILIO

Aspettate, sentite,

Figaro di lui cerca.

SUSANNA (fra sé)

Oh cielo!

(forte)

Ei cerca

chi dopo voi più l'odia.

CONTE (fra sé)

Vediam come mi serve.

BASILIO

Io non ho mai nella moral sentito

ch'uno ch'ama la moglie odii il marito.

Per dir che il Conte v'ama.

SUSANNA

Sortite, vil ministro

dell'altrui sfrenatezza: io non ho d'uopo

della vostra morale,

del Conto, del suo amor.

BASILIO

Non c'è alcun male,

ha ciascun i suoi gusti: io mi credea

che preferir dovreste per amante,

come fan tutte quante,

un signor liberal, prudente e saggio,

a un giovinastro, a un paggio.

SUSANNA

A Cherubino?

BASILIO

A Cherubino, a Cherubin d'amore

ch'oggi sul far del giorno

passeggiava qui intorno

per entrar.

SUSANNA

Uom maligno!

Un'impostura è questa!

BASILIO

È un maligno con voi chi ha gli occhi in testa.

E quella canzonetta?

Ditemi in confidenza: io sono amico

e ad altrui nulla dico;

è per voi, per Madama.

SUSANNA

(Mostra dello smarrimento, fra sé)

Chi diavol gliel'ha detto?

BASILIO

A proposito, figlia,

istruitelo meglio;

egli la guarda a tavola si spesso,

e con tale immodestia,

che se il Conte s'accorge.ehi, su tal punto,

sapete, egli è una bestia.

SUSANNA

Scellerato!

E perchè andate voi

tai menzogne spargendo?

BASILIO

Io! che ingiustizia! quel che compro io vendo.

A quel che tutti dicono

io non ci aggiungo un pelo.

CONTE (mostrandosi)

Come, che dicon tutti?

BASILIO

Oh bella!

SUSANNA

Oh cielo!

N° 7: Terzetto

CONTE

Cosa sento! Tosto andate,

e scacciate il seduttor.

BASILIO

In mal punto son qui giunto;

perdonate, o mio signor.

SUSANNA

Che ruina, me meschina,

son oppressa dal terror!

CONTE

Tosto andate, ecc.

BASILIO

In mal punto, ecc.

SUSANNA

Che ruina, ecc.

(quasi svenuta)

CONTE, BASILIO (sostenendola)

Ah! Già svien la poverina!

Come, oh Dio, le batte il cor, ecc.

BASILIO

Pian, pianin, su questo seggio...

SUSANNA (rinvenendo)

Dove sono? Cosa veggio!

Che insolenza, andate fuor, ecc.

BASILIO

Siamo qui per aiutarvi,

è sicuro il vostro onor.

CONTE

Siamo qui per aiutarti,

non turbarti, o mio tesor.

BASILIO

Ah, del paggio quel ch'ho detto

era solo un mio sospetto.

SUSANNA

È un'insidia, una perfidia,

non credete all'impostor, ecc.

CONTE

Parta, parta il damerino, ecc.

SUSANNA, BASILIO

Poverino! ecc.

CONTE

Poverino! Poverino!

Ma da me sorpreso ancor!

SUSANNA

Come?

BASILIO

Che?

SUSANNA

Che?

BASILIO

Come?

SUSANNA, BASILIO

Come? Che?

CONTE

Da tua cugina,

l'uscio ier trovai rinchiuso;

picchio, m'apre Barbarina

paurosa fuor dell'uso,

io, dal muso insospettito,

guardo, cerco in ogni sito,

ed alzando pian pianino

il tappeto al tavolino,

vedo il paggio.

(Imita il gesto colla vestaglia che copre Cherubino

nella poltrona e lo scopre.)

Ah! Cosa veggio.

SUSANNA

Ah, crude stelle!

BASILIO

Ah, meglio ancora!

CONTE

Onestissima signora,

or capisco come va!

SUSANNA

Accader non può di peggio;

giusti Dei, che mai sarà!

BASILIO

Così fan tutte le belle

non c'è alcuna novità!

CONTE

Basilio, in traccia tosto

di Figaro volate,

io vo'ch'ei veda.

(Addita Cherubino, che non si muove dal loco.)

SUSANNA

Ed io che senta: andate.

CONTE (a Basilio)

Restate.

(a Susanna)

Che baldanza! E quale scusa

se la colpa è evidente?

SUSANNA

Non ha d'uopo di scusa un'innocente.

CONTE

Ma costui quando venne?

SUSANNA

Egli era meco

quando voi qui giungeste, e mi chiedea

d'impegnar la padrona

a intercedergli grazia: il vostro arrivo

in scompiglio lo pose,

ed allor in quel loco si nascose.

CONTE

Ma s'io stesso m'assisi

quando in camera entrai!

CHERUBINO

Ed allora di dietro io mi celai.

CONTE

E quando io là mi posi?

CHERUBINO

Allor io pian mi volsi, e qui m'ascosi.

CONTE (a Susanna)

Oh cielo! Dunque ha sentito

quello che io ti dicea?

CHERUBINO

Feci per non sentir quanto potea.

CONTE

Oh perfidia!

BASILIO

Frenatevi: vien gente.

CONTE (a Cherubino)

E voi restate qui, picciol serpente!

(Lo tira giù dal seggiolone.)

(Entrano Figaro con bianca veste in mano, contadini

e contadine vestite di bianco che spargono fiori,

raccolti in piccoli panieri, davanti al Conte.)

N° 8: Coro

CORO

Giovani liete, fiori spargete

davanti il nobile nostro signor.

Il suo gran core vi serba intatto

d'un più bel fiore l'almo candor.

CONTE (a Figaro, con sorpresa)

Cos'è questa commedia?

FIGARO (a Susanna, piano)

Eccoci in danza,

secondami, cor mio.

SUSANNA (piano a Figaro)

Non ci ho speranza.

FIGARO (al Conte)

Signor, non disdegnate

questo del nostro affetto

meritato tributo. Or che aboliste

un dritto si ingrato a chi ben ama.

CONTE

Quel dritto or non v'è più; cosa si brama?

FIGARO

Della vostra saggezza il primo frutto

oggi noi coglierem: le nostre nozze

si son già stabilite: or a voi tocca

costei, che un vostro dono

illibata serbò, coprir di questa,

simbolo d'onestà, candida vesta.

CONTE (fra sé)

Diabolica astuzia!

Ma fingere convien.

(forte)

Son grato, amici,

ad un senso sì onesto,

ma, non merto per questo

né tributi, né lodi;

e un dritto ingiusto

ne'miei feudi abolendo

a natura, al dover lor dritti io rendo.

TUTTI

Evviva, evviva, evviva!

SUSANNA

Che virtù!

FIGARO

Che giustizia!

CONTE (a Figaro e Susanna)

A voi prometto

compier la cerimonia.

chiedo sol breve indugio. Io voglio in faccia

de' miei più fidi, e con più ricca pompa

rendervi appien felici.

(fra sé)

Marcellina si trovi.

(ad alta voce)

Andata, amici.

CORO (spargendo il resto dei fiori)

Giovani liete, fiori spargete

davanti al nobile nostro signor.

Il suo gran core vi serba intatto

d'un più bel fiore l'amco candor.

(I contadini e le contadine partono.)

FIGARO

Evviva!

SUSANNA

Evviva!

BASILIO

Evviva!

FIGARO (a Cherubino)

E voi non applaudite?

SUSANNA

È afflitto, poveretto,

perchè il padron lo scaccia dal castello.

FIGARO

Ah, in un giorno sì bello!

SUSANNA

In un giorno di nozze!

FIGARO

Quando ognun v'ammira!

CHERUBINO (inginocchiandosi)

Perdono, mio signor.

CONTE

Nol meritate.

SUSANNA

Egli è ancora fanciullo.

CONTE

Men di quel che tu credi.

CHERUBINO

Èver, mancai; ma dal min labbro alfine.

CONTE (rialzandolo)

Ben, ben; io vi perdono.

Anzi, farò di più: vacante è un posto

d'uffizial nel reggimento mio;

io scelgo voi; partite tosto; addio.

(Il Conte vuol partire, Susanna e Figaro l'arrestano.)

SUSANNA E FIGARO

Ah! fin domani sol.

CONTE

No, parta tosto.

CHERUBINO

A ubbidirvi, signor, son già disposto.

CONTE

Via, per l'ultima volta

la Susanna abbracciate.

(fra sé)

Inaspettato è il colpo.

(Il Conte e Basilio partono.)

(Cherubino abbraccia Susanna che rimane confusa)

FIGARO (a Cherubino)

Ehi, capitano, a me pure la mano.

(piano)

Io vo' parlarti

pria che tu parta.

(ad alta voce, con finta gioia)

Addio, picciolo Cherubino,

Come cangia in un punto il tuo destino!

N° 9: Aria

FIGARO (a Cherubino)

Non più andrai, farfallone amoroso,

notte e giorno d'intorno girando,

delle belle turbando il riposo,

Narcisetto, Adoncino d'amor, ecc.

Non più avrai questi bei pennacchini,

quel cappello leggiero e galante,

quella chioma, quell'aria brillante,

quel vermiglio donnesco color.

Non più andrai, ecc.

Tra guerrieri poffar Bacco!

Gran mustacchi, stretto sacco,

schioppo in spalla, sciabola al fianco,

collo dritto, muso franco,

o un gran casco, o un gran turbante,

molto onor, poco contante,

ed invece del fandango,

una marcia per il fango,

per montagne, per valloni,

colle nevi, e i solleoni,

al concerto di tromboni,

di bombarde, di cannoni,

che le palle in tutti i tuoni

all'orecchio fan fischiar.

Cherubino alla vittoria,

alla gloria militar!

(Figaro e Cherubino partono marciando come soldati.)

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Wolfgang Amadeus Mozart
  • country:Austria
  • Languages:German, Italian, Latin
  • Genre:Classical, Opera
  • Official site:http://www.mozartproject.org/
  • Wiki:http://en.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Amadeus_Mozart
Wolfgang Amadeus Mozart
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