E maschere infuocate e il vento di un aprile
E cuori isolati nel buio di un cortile
Amori come vissuti e quindi già capiti
Nello specchio di due occhi che guardano la vita
Lui ti prenderà la mano più vicina
Poi te la stringerà
E il vento picchia forte sull'ultima spiaggia
Sarà come un guardiano che prega sui campi
Nell'ultima ora, con gli ultimi pensieri
Che passano per la mente e la rendono impotente...
Ma lui ti chiederà di fare all’amore, poi di rifare l’amore
E tu, donna in amore, sarai culla della timidezza
E i cuori già trafitti da un angolo di sole
Immersi in un continuo spettacolo di amori
Finché ci sarà un Dio a raccogliere le voci
Di paure mai gridate, di parole regalate
E non ti chiederà mai niente di scontato
Mai niente del passato
E l'orologio indiano continua veloce
E ci vuole molto tempo se si vuole ricordare
Quell'attimo di prima che è passato dalla mente
Che ha cambiato le emozioni e le ha rese indifferenti
Ma lui ti chiederà ancora un emozione e tu non gliela darai
Ma tu, donna in amore, sarai culla della tenerezza
Sapori di alghe verdi ritornano alla riva
E cancellano il presente sui volti di due amanti
Che ora guardano a mare nello specchio di quegli occhi
Che rincorrono la vita come fosse già finita
Così ti stringerà la mano più sicura, poi te la lascerà
E tu, donna in amore, saprai cos'è la tenerezza
E tu, donna in amore, saprai cos'è la tenerezza