Signori Superiori,
oggi vi scrivo una lettera
E non so se la leggerete o no
Il mercoledì mi è arrivata
la chiamata alle armi
Non esiste apello,
e su questo non ci sono dubbi
Signori Superiori,
ho già bruciato quel pezzo di carta,
Già ho fatto le valigie,
ho restituito le chiavi alla padrona
Signori Superiori,
vi onoro e vi rispetto molto
E domani parto con un treno
della mattina e me ne vado.
Da quando sono al mondo,
ho visto mamme disperate
per i loro figli,
che non torneranno mai più,
ho sentito il pianto dei bambini
ed ho visto le loro lacrime,
che non lasciano facilmente
ed in fretta i loro occhi
Conosco le vostre carceri,
conosco le vostre galere
E pure quelli a cui avete
rubato la vita od il passato,
Ed anche so che avete
l'arsenale ben fornito
Anche se avete parlato
della pace più che abbastanza.
Signori Superiori,
dicono che siete grandi
e questo non cambia
assolutamente nulla.
Signori Superiori,
per questo siete davvero piccoli,
perché potreste dare
ordine di uccidere.
Se c'è bisogno di guerre,
andate a combattere voi stessi
ed i vostri fedeli con voi,
a me lasciatemi in pace.
Se mi trovate,
potete stare tranquilli,
Sparate, non esitate,
io non avrò armi.