Signor presidente
ti faccio questa lettera
che forse vorrai leggere
se ti capiterà
Ho ricevuto
la chiamata militare
e adesso devo andare
in guerra martedì
Signor Presidente
io non la voglio fare
non voglio più ammazzare
la gente come me
non voglio infastidirti
ma te lo devo dire
non voglio più obbedire
per cui diserterò
Da quando sono nato
han preso già mio padre
han preso mio fratello
e adesso tocca a me
Mia madre dal dolore
è già nella sua tomba
e adesso delle bombe
non gliene importa più
Quand'ero prigioniero
m'hanno rubato tutto
l'anima, la mia donna
e la mia dignità
Domani chiuderò
la porta sul passato
sugli anni che ho perduto
e mi incamminerò
Io mi trascinerò
nel mondo tra la gente
con un pensiero in mente
e a tutti io dirò
dite di no a partire
dite di no a obbedire
dite di no a sparare
dite di no a morire
Mio caro presidente
se c'è da versar sangue
versate prima il vostro
andate avanti voi
e dite ai suoi gendarmi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi
che armi io non ne ho