ᴘᴇʀᴄʜᴇ́ ᴛᴜ ɴᴏɴ ᴠɪᴇɴɪ ɪɴsɪᴇᴍᴇ ᴀ ɴᴏɪ?
ɪɴ ᴘᴀᴇsᴇ ғʀᴀ ʟᴀ ɢᴇɴᴛᴇ ɪɴsɪᴇᴍᴇ ᴀ ɴᴏɪ?
ɪɴ ǫᴜᴇʟʟᴀ ᴄᴀsᴄɪɴᴀ ᴄᴏsı̀ sᴏʟᴏ ᴄᴏsᴀ ғᴀɪ?
ʟᴀ ᴅᴏᴍᴇɴɪᴄᴀ ʟᴀ ᴍᴇssᴀ ғɪɴᴀʟᴍᴇɴᴛᴇ sᴇʀᴠɪʀᴀɪ!
No non mi va
Preferisco restare qui
Ho la vacca ed il maiale
Non li posso abbandonar così
Pompar l’acqua del canale
Poco fieno nel fienile
Troppo da fare
Prepararmi da mangiare
Un’occhiata sempre all’orto
Quando è sera stanco morto
Mi diverto solamente a dormire
sı̀ ᴍᴀ ɴᴏɴ ᴇ̀ ᴠɪᴛᴀ ǫᴜᴇsᴛᴀ ǫᴜᴀ!
sᴇ ᴛɪ ᴄᴏᴍᴘʀɪ ɪʟ ᴠᴇsᴛɪᴛᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ғᴇsᴛᴀ
ᴄʜɪssᴀ̀ ᴘᴏᴛʀᴇsᴛɪ ᴀɴᴄʜᴇ ғᴀʀ ɢɪʀᴀʀ ʟᴀ ᴛᴇsᴛᴀ
ᴇ sᴇ ᴘᴏɪ ɴᴏɴ ᴄɪ ʀɪᴇsᴄɪ
ᴀᴘᴘᴇɴᴀ ғᴜᴏʀɪ ᴅᴀʟ ᴘᴀᴇsᴇ ᴄ’ᴇ̀ ʟᴀ ɢɪᴏsᴛʀᴀ
No non mi va
Preferisco restare qua
Io in paese ci ho vissuto già qualche mese
Se di notte fai un passo
Con la lingua che è un coltello ti tagliano gli abiti addosso
E se parli a una ragazza che è già stata fidanzata
Loro ti mettono due timbri: ruffiano e prostituta
E se qualcuno non difende i suoi interessi
Con le unghie e con i denti
È degradato ad ultimo dei fessi
Per non dire degli impotenti
ᴀᴠʀᴀɪ ᴀɴᴄʜᴇ ᴜɴ ᴅᴀɴᴄɪɴɢ ᴘᴇʀ ʙᴀʟʟᴀʀᴇ…
ᴇ ᴘᴏɪ ᴜɴ ʙɪʟɪᴀʀᴅᴏ ᴘᴇʀ ɢɪᴏᴄᴀʀᴇ…
No non mi va molto meglio restare qua
ᴀᴠʀᴀɪ ᴜɴ’ᴏsᴛᴇʀɪᴀ ᴅᴏᴠᴇ ᴛᴜ ᴘᴜᴏɪ ʙᴇʀᴇ…
No non voglio entrare in mezzo all’invidia e la perfidia, non voglio stare
ᴇ ᴘᴏɪ ɪʟ ᴛᴇʟᴇᴠɪsᴏʀᴇ ᴅᴀ ɢᴜᴀʀᴅᴀʀᴇ…
A duellar fra gelosie sporche dicerie
E bigottume delle dolci e care figlie di Maria
ᴘᴏᴛʀᴀɪ ᴀɴᴄʜᴇ ᴘᴇᴄᴄᴀʀᴇ sᴇ ʟᴏ ᴠᴜᴏɪ…
e la politica del curato
Contro quella della giunta
Tutti lì a vedere chi la spunta
ʟᴀ-ʟᴀ… ʟᴀ-ʟᴀ ʟᴀ ʟᴀ ʟᴀ ʟᴀ-ʟᴀ…
E sorrisi e compromessi
E fognature dentro i fossi
No no io non ci sto
No no io non ci sto
Io non posso parlare solo di calcio e di donne
Di membri lunghi tre spanne non posso parlare
Di tutte le corna del droghiere
E dell’ulcera duodenale del padre del salumiere
Non posso parlare!
ᴘᴏᴛʀᴀɪ ᴀᴠᴇʀᴇ ᴜɴ ɢɪᴏʀɴᴏ ᴀɴᴄʜᴇ ᴅᴇɪ ғɪɢʟɪ!…
Per poi farli diventar così…
…preferisco allevar vitelli e conigli!