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La veglia: Giovanna Labbromorto lyrics
La veglia: Giovanna Labbromorto lyrics
turnover time:2024-11-23 04:32:45
La veglia: Giovanna Labbromorto lyrics

Ma un mattino, come obbedendo a una musica strana

Cominciammo a pensare al profumo di una terra lontana

Pieni d'illusioni, finalmente andavamo via

A scaldarci al vino dolce dei chilometri, su ogni ferrovia

Potrei raccontarvi delle cose su Giovanna Labbromorto

Del periodo in cui si è stati insieme, il '58

Quando ci si amava fin dentro le ossa

E la pasta ai ceci e il minestrone

Le lunghe passeggiate all'immondezzaio comunale

A cercare abiti colorati da indossare

O le poesie scritte con il rossetto sui tram

O quel brutto figlio che abbiamo bruciato dentro la stufa

Primi che partissi per il militare

Giovanna Labbromorto era un po’ brutta, ma a me piaceva

Perché scopriva tutto l'amore dalle giornate

E inventava grandi uomini stupendi

Che regalava alle amiche, ridendo

E poi andava con qualche camionista

Con il sacchetto di mele e

La schiena bianca piena di cicatrici

Non serviva, non ha importanza

Era bello perché dopo era gonfia di idee

E continuava il gioco del nostro amore malato

Giovanna Labbromorto usciva solo quando c’era la luna piena

Quando la gente cade in ginocchio e scoppiano in silenzio i limoni

E allora si parlava

Su una vita da vivere finalmente tutta intera

Si parlava su tutti i furti compiuti nei supermercati

Per i dolci buoni e la bellissima auto rubata al direttore del liceo

Quel sabato che voleva andare in campagna e invece ci andammo noi

Con la voglia d’amore fino a sanguinare

E le bottiglie del suo buon vino

Giovanna Labbromorto un giorno rimase senz’acqua

Senz’acqua negli occhi

Senz’acqua nei reni

Senz’acqua lungo tutta la carne

Lo si vedeva benissimo quel corpo senza sugo:

Il seno accennato e appena un po’ di fianchi

Il maglioncino logoro e la pelle trasparente

Finita, finita dentro una camera ammobiliata

Più brutta del solito, così sporcata di lacrime

E gli occhi sfondati dal buio

E così Giovanna Labbromorto finì, lasciando un fracasso di stelle

Dentro un corpo, un metro e settanta, su un letto sudato

E una lunga fila di camionisti e direttori di liceo

Vennero a vedere, a toccare le dita così finte

A cercare diamanti dentro quel fango, tutti molto tristi

Ma io, stando un po’ male e spaventato da quell'amore così immobile

La vestii bene di bianco e bruciai tutto dentro la stufa

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Emilio Locurcio
  • country:Italy
  • Languages:Italian
  • Genre:Progressive rock, Singer-songwriter
  • Official site:https://ilmanifesto.it/un-destino-amaro/
Emilio Locurcio
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