Nell'agio del possesso che ignora alla sua età,
Su materassi strapagati e non letti d'ospedal,
La veglia del rè nudo ormai venera e a onde stenta,
Una voglia inviperita che nell'atto s'addormenta.
Represso sulla soglia dellà sua insanità.
La veglia del rè nudo misura la sua età.
Fra cori in parlamento nel suo tumulto crudo
Il rè scorge il tormento da agognare tutto nudo,
È la visione in carne del delta di successo di unà veglia
Mondana spenta da un mancato amplesso.
Suvvia onorevole, che c'è poi da obbiettar?
Qui nella maggioranza il nudo è il pane quotidian.
Tra muse che s'arrampican suadenti a piu non posso.
E chi tra noi gli salterebbe addosso
La maggioranza invoca statò di insanità.
La veglia del rè nudo misura la sua età.
La maggioranza invoca, statò di insanità.
La veglia del rè nudo misura la sua età.
Con gli occhi ormai puntati, l'ultima infima cura.
Pubblicizzare il nudo si, ma a larga copertura.
Miss conoscenza langue, nello schermo ormai trasuda
Nel di compiacimento di vedersi tutta nuda...
La maggioranza invoca, statò di insanità.
La veglia del rè nudo misura la sua età.
Nei teleschermi infrange l'ultima umanità.
La veglia del rè nudo misura la sua età.