C'è un solo vaso di gerani dove si ferma il treno
E un unico lampione che si spegne se lo guardi
E il più delle volte non c'è ad aspettarti nessuno
Perché è sempre troppo presto o troppo tardi
"Non scendere", mi dici, "continua con me questo viaggio"
E così sono lieto di apprendere che hai fatto il cielo
E milioni di stelle inutili come un messaggio
Per dimostrarmi che esisti, che ci sei davvero
Ma vedi, il problema non è che tu sia o non ci sia
Il problema è la mia vita quando non sarà più la mia
Confusa in un abbraccio senza fine, persa nella luce tua, sublime
Per ringraziarti non so di cosa e perché
Lasciami questo sogno disperato d'esser uomo
Lasciami quest'orgoglio smisurato di esser solo un uomo
Perdonami, Signore, ma io scendo qua
Alla stazione di Zima
Alla stazione di Zima qualche volta c'è il sole
E allora usciamo tutti a guardarlo e a tutti viene in mente
Che cantiamo la stessa canzone con altre parole
E che ci facciamo male perché non ci capiamo niente
E il tempo non s'innamora due volte di uno stesso uomo
Abbiamo la consistenza lieve delle foglie
Ma ci teniamo la notte per mano, stretti fino all'abbandono
Per non morire da soli quando il vento ci coglie
Perché vedi, l'importante non è che tu ci sia o non ci sia:
L'importante è la mia vita, finché sarà la mia
Con te, Signore, è tutto così grande
Così spaventosamente grande che non è mio, non fa per me
Guardami, io so amare soltanto come un uomo
Guardami, a malapena ti sento e tu sai dove sono...
Ti aspetto qui, Signore, quando ti va
Alla stazione di Zima