La Sicilia ha un padrone
Un padrone sempre uguale
Che la tiene messa in croce
E le canta il funerale
La Sicilia ha un governo
Un governo italiano
Con la forca al capezzale
E la corda fra le mani
La Sicilia ha una patria
Che la stringe fra le braccia
Ma se per caso chiede pane
Finge di darlo e allora ammazza
La Sicilia è spopolata
Un deserto ogni paese,
Vecchi e cani tra le strade
E bambini scalzi
I giovani sono fuori
Che le braccia hanno sane
Ma il padre italiano
Se li è venduti per un pezzo di pane
La Sicilia è addormentata
Dorme il sonno dei morti
E aspetta, mentre dorme
Che cambi la sua sorte
Ma la sorte non è ostia
Non è grazia dei santi
Si conquista con la forza
Tra le piazze e si va avanti
Si conquista con la forza
Tra le piazze e si va avanti
Povera terra mia
Come si può campare
Povera terra mia
Come si può campare