C'era un'isola nel mare
che per il vento e la corrente
si spostava sempre,
non si fermava mai.
Oh, mio Dio, ma non c'è,
tornavan indietro i capitani,
così le navi e gli aeroplani
non arrivavan mai.
E che pace, che tranquillità,
senza macchine e giornali,
con i pesci che mangiavano coi gabbiani
e nelle notti con la luna,
pressappoco come questa,
era tutta una gran festa,
nessuno litigava mai.
Fammi una promessa, amore,
una grande promessa, non lasciarmi più,
è così difficile sognare
com'è difficile anche amare –
me lo dicevi tu.
Allora chiudi gli occhi
e prova a immaginare
di esser proprio sola,
perduta in mezzo al mare.
E che è buio e non c'è niente,
non hai la forza di parlare,
non c'è un'amica che ti sente
o ti può telefonare.
Fammi una promessa, amore,
solo una promessa, non lasciarmi qui,
questo è un mondo che scompare,
portami con te
dove vuoi tu.
Di questo cielo dimenticato,
attorno a un sole sempre malato,
non ne posso più.
Voglio quel posto in mezzo al mare,
andiamolo a cercare,
non parlare più.
Pirati delle navi,
esploratori delle stelle
che scoprirete domani
altri mondi, nuove terre,
la mia isola è senza mare,
non ha il vento e la corrente,
è un'isola misteriosa,
è il cuore della gente.