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La prima e l'ultima lyrics
La prima e l'ultima lyrics
turnover time:2024-11-16 05:48:08
La prima e l'ultima lyrics

La prima è piccola e a volte ha gli occhi umidi... fa pochi gesti, è chiaro che è un po' timida...

Butta le braccia al collo e abbassa gli occhi... cammina piano nella stanza...

E senza tacchi mi senza altissima

Mi sembra un angelo, leggera... e dentro l'anima nasconde primavera

Mi appoggia il viso sulla mano e senza dirlo, perché non parla mai, dice: ti amo

Accoccolata sopra uno sgabello... fa tenerezza, è un misto di paura e giovinezza

E quando studia mette su gli occhiali... e all'improvviso lei sembra assai compunta

Mette le ali e vola in mezzo ai libri... come se non ci fosse più nient'altro al mondo

Mentre la guardo io mi rendo conto... che era lei che ho aspettato

E poi... quando alza lo sguardo affaticato, toglie gli occhiali e tira su i capelli

Lunghi... com'era lunga la mia attesa... e la ritrovo piccola e sorpresa se le do fiori

O solo se sorrido... e qualche volta dentro grido mentre la guardo, mentre mi commuove

Mentre osservo che pensa, legge, che si muove...

Fragile e piccola, come carta velina... leggera e delicata, fatta per le carezze

E si avvicina e dorme accoccolata... lei che apre gli occhi e ride ma non parla

E poi si gira e dà i calci nel letto come un monello, e a un tratto scoppia a piangere di getto

E mi travolge senza fare niente

E con le gambe lunghe come giunchi si lancia per le scale ed è felice

Però dovrai capirlo da un sorriso, perché quello che sente non lo dice

E tu non essere gelosa se ne parlo... rilassa la tua mente... scaccia il tarlo

Sei preoccupata? Non devi farlo più... perché la prima, amore mio... sei tu

E la seconda?... Eh... e la seconda... e la seconda, amore, non prendertela tu a male... ma è un amante

Conosce arti di letto... tutte quante... diventa serpe... e mi avvelena l'esistenza

Perché mi prende e giuro, non so farne senza... e non mi frega niente se è sbagliato

Mi scordo del futuro e del passato quando si spoglia e poi mi guarda zitta

E quando con le unghie mi disegna petali di piacere sulle spalle

Quando sotto la pelle sento battere ali di farfalle

E inevitabilmente poi perdo la testa, anzi, la giro... e vedo lei che resta

Distesa come se fosse disegnata nella stanza... e poi mi guarda con complicità

E ondeggia come fosse fatta di fumo... e come il fumo sale

Facendo giravolte, lei si avvicina e danza... e io chiudo gli occhi e lascio fare

E sono vinto... e non potrei negare... che non sono capace a dir di no

Difendermi dall'estasi non so

A volte è dolce... è miele sulle ustioni... mi passa le sue dita sul profilo

Mi affonda le sue mani tra i capelli... mi sfiora con le labbra sopra il petto

E di stille di dolore fa gioielli

A volte... ci credi... a volte è una puttana... e non riesco più a tenerla ferma

Ma in verità... fermarla non vorrei... e così... faccio quello che vuole lei

Precipitandomi fino a che mi spengo... io che dovevo andare via... e invece vengo

E non pensare che adesso son volgare... quando il piacere è troppo

L'orgasmo è il solo che ti può salvare

Non fare quella faccia... no, non buttarti giù

Perché anche la seconda... amore mio... sei tu

La terza... la terza è magica, non so mai cosa vuole

E quando l'amo, beh, pare che le duole, mi pare sempre venga da lontano

Resta distante... anche quando c'è

Incomprensibilmente assente quando è qui... persa in pensieri di cui non ho la chiave

Mi sempre la polena di una nave che si allontana ed io rimango solo

A seguirne la scia, fermo, sul molo... col vento che mi entra nel magliore

E mi arrovello... ma non c'è soluzione

Vorrei sentirla mia, ma è indipendente, libera come la schiuma delle onde

Ma se mi volto e seguo il volo del gabbiano... mi sento sopra le spalle la sua mano

E sento che mi protegge anche quando è via... che mi accompagna con la fantasia

E che mi resta accanto col pensiero... e allora, vedi... ci sono cose che tu non le capisci, ma ci credi

Così io chiudo gli occhi e credo in lei, come si crede in fondo a una preghiera

Come si ascolta zitto una canzone... come si vive e tu lo sai... di emozione

Sapendo che siamo indissolubilmente uniti... anche se non ci siamo mai capiti

No, non dovevo dirtelo, è un segreto... è come il sole che la faccia ti sferza

Che ti riscalda ma può fare piaghe... ma sì, lo sai, sei sempre tu la terza

La quarta... la quarta è l'ultima, ma tappati le orecchie

La quarta è come un piatto di lenticchie... semplice, povera e buona come il pane

Ma se solo ne parlo... e non fraintendere... penso che non dovrei, che è quasi offendere

Lei, che è tanto pura e tanto mia... ma così schiava e così riservata

Che non vorrebbe entrare in questa mia poesia... per la paura di farne rumore

La quarta, che non parla mai d'amore... d'amore vive, cucendolo in silenzio

Ricamando la vita piano piano... stirando l'anima negli angoli più bui

Senza chiedere niente mai... onde per cui non sa l'amore, ma è lei stessa amore

La quarta è l'ultima, ricordalo... è un'allegria baciata di tristezza

È un cigno sopra il lago... nella brezza dell'alba resta tranquillo, immobile e infinito

È un ramo di magnolia che è fiorito... è un albatros in un cielo pulito

La quarta... e adesso non parliamo più... la quarta io spero che sia tu

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