Ritorna, ritorna,
ritorna ai cieli,
spirito errante
(spirito errante).
Parlai in sogno alla figlia di Cipro,
la figlia di Cipro, la figlia di Cipro.
Voi, a cui l’eternità
ha posto tra le braccia
la mia vita.
Voi, che sognate [di] un altro mondo,
[che sognate d’]altre fiamme.
Ma non so a chi appartengo,
oh riva desolata;
[sono] infelice del mio stato,
infelice [del mio] stato.
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre;
Ascoltami
come chi contempla
Proteggimi
la notte eterna…
Liberami!1
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre,
Ascoltami
vago, vago.
Proteggimi
Liberami!
Laggiù,
dimmi, che sai tu
di un’attesa smarrita,
febbrile?
Dove…
Dove sei tu?
Poiché la [tua] preda, esule,
ti attende…
Ma non so a chi appartengo,
oh riva desolata;
[sono] infelice del mio stato,
infelice [del mio] stato;
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre;
Ascoltami
come chi contempla
Proteggimi
la notte eterna…
Liberami!
Come chi non vede più il cielo
ha il cuore nelle tenebre;
ah!
Liberami!
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre;
Ascoltami
come chi contempla
Proteggimi
la notte eterna…
Liberami!
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre;
Ascoltami
come chi contempla
Proteggimi
la notte eterna…
Liberami!
Ritorna, ritorna,
ritorna…
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre;
Ascoltami
come chi contempla
Proteggimi
la notte eterna…
Liberami!
Come chi non vede più il cielo
Guardami
ha il cuore nelle tenebre;
Ascoltami
come chi contempla
Proteggimi
la notte eterna…
1. tramene [ˈtraːmene] = trai-me-ne = toglimi da lì; portami via.
Quindi "liberami" o "salvami".