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La masturbazione lyrics
La masturbazione lyrics
turnover time:2024-11-16 09:28:36
La masturbazione lyrics

Lei comincia a divincolarsi

Ma i suoi sforzi rendono più sensibile la sua debolezza e

Nello stesso tempo fanno ondulare il suo corpo contro il mio

Ora la trascino verso la camera

Ma strada facendo mi fermo un po' pe obbligarla a stringersi di

Nuovo contro di me

In modo da sentire bene il tenero strofinio dei

Suoi seni attraverso la seta sgualcita della camicia

Poi sempre tenendola

Costringo la piccina a inginocchiarsi sul copriletto

Le immobilizzo i polsi dietro la schiena con una sola mano che preme

Contro l'incavatura della vita e la

Schiaffeggio più volte senza fretta

Lei sa che ha bisogno di una punizione

Dopo le accarezzo la bocca con le mani e anche le labbra

Ma siccome non si dimostra compiacente quanto

Voglio la schiaffeggio ancora senza spiegazioni

Punita per la seconda volta mi bacia senza reticenza

Allora la faccio stendere servile sottomessa, a pancia in giù

E' la posizione che preferisco

Ferma cara, indifesa

Le faccio risalire la camicia e le spingo giù i pantaloni dolcemente

Con la punta delle cinque dita

Sfioro la pelle nei punti in cui é più

Delicata, non tanto per interessare la prigioniera

Non tanto per interessare la prigioniera

Questo pensiero rischia di farmi sfuggire l'immagine

Non tanto per interessare la prigioniera

Accendo la luce, e guardo il cuscino

La prigioniera

Ecco cosa c'é di bello nella masturbazione

Non c'è alcun bisogno di preoccuparsi per l'altra persona

Però guai a distrarsi eh, guai

Devi essere un tutto unico, testa, e tutto

I ragionamenti intermedi sono fallimentari

Fra la tensione del pensiero e il corpo non deve esistere, niente

La masturbazione, è la prima forma di interezza sai?

E non solo quello

Nessuno ha mai parlato di questo modo di amare

Ma ti rendi conto?

In due, sempre in due, oppure in tanti, che stronzata in tanti

L'amore in uno è il più perfetto, non ha mai sfasature, è

L'unico amore in cui una persona faccia

Veramente i conti con il proprio sesso

Purtroppo, non lo si può raccontarlo

A nessuno il proprio sesso, diciamolo

Quanto sia acuto, profondo, illimitatamente libero

Si deve andare fino in fondo

Fino alle oasi più vergognose, che sono poi quelle più vere

Mi fanno ridere quelli che la chiamano, disperata solitudine

Ah, ah, ah, è una scienza privata e universale dai

È il rilancio dell'individuo

Ti libera dall'untuosa ideologia del sociale

Ti libera dai sofismi della conservazione

Della specie e ti porta verso l'immagine pura

È il più alto dovere dei poeti, o la capisci o non la capisci, o

Ce l'hai o non ce l'hai,

Non ci si può accedere con la logica

È una verità del cuore come la mamma come la patria

Beh si, mi sono esaltato

E ho perso la concentrazione, va be', fumiamo, và

Guarda che casino che c'è in giro

Cicche cartacce, camice sporche, lenzuola che disastro!

Però è bello tornare a casa la sera

Da soli, infilarsi sotto le coperte

E sapere già come andrà a finire

Ritardare, i piaceri vanno sempre ritardati

Quasi quasi questa sera resisto, così domani è anche più bello

Dicono che faccia male, anche quella li non l'ho mai capita

Ma chissà quanti saranno quelli che a quarant'anni, da soli

Non lo saprò mai

E chi te lo racconta dai, da piccoli si, ma a quarant'anni

Non so se dormire o tornare ai miei filmini

Dunque, lei era prigioniera

Era prigioniera con le mani incatenate dietro la schiena, no

Le catene non c'erano, ecco a me sono i dettagli che mi fregano

L'ho persa, ecco, non la vedo più

La Lucianina non mi va più bene la Lucianina, strane cose

Probabilmente è il pensiero che diventa

Debole, e quando il pensiero si indebolisce

Eh eh eh

Già, ma chissà quanti saranno quelli che a quarant'anni

No sarei curioso di sapere che tipo di tecnica

Secondo me esistono due tendenze si, quelli della donna astratta

Stupenda, completamente inventata

Piena di fianchi, di cosce, di tette

No no, io più sono realista, si, non importa che sia bellissima

Deve essere vera, ecco, la devi capire, psicologicamente, e si

Perché cos'è poi un culo, si

E non si conosce profondamente il proprietario?

Non è niente dai, non è niente, è un oggettone

Le donne che scelgo per

Se lo sapessero, voglio dire, le mie donne insomma

Sono quelle che incontro tutti i giorni, si

Quelle di cui conosco la madre il fratello il cugino, il marito

Ummm quelle sposate, le mogli degli amici stupendo

Le faccio parlare proprio con la loro voce si sono precisissimo

Nell'immaginare i gesti, ognuna il suo carattere

Mai, mai far fare cose che loro non farebbero, mai

Magari che non hanno mai fatto

Ma che io so che farebbero, con me le farebbero sì!

Guarda la Barbara per esempio, come la odio la Barbara

Dice che è timida, tipico, dice che ha vergogna del suo corpo

Tipico, ha vergogna del suo corpo e mette su delle gonne che si

Incollano al culo, va bene

Ha il culo piccolo, lo ammetto, ma si vede di più eh

Che fai ti incazzi?

Si mi incazzo, mi incazzo perché sono realista

E intanto la Barbara mi va via, mi svapora

Mi si indebolisce il pensiero

Mi si in intreccia con la Cornelia, la Cornelia?

La Cornelia è tutto un altro tipo

è isterica fredda come il ghiaccio, aristocratica

Mai un gesto fuori di posto, tutta dentro, tutta dentro

Bisognerebbe smuoverla

Bisognerebbe smuoverla tutta controllata

Piena di dignità, sarebbe bello vederla fondere

Sarebbe bello vederla fondere

Ti scavo nel cervello, Cornelia, te lo tirannizzo così così!

Basta, basta, è come

Uno schifoso guazzabuglio di pensieri che si scioglie eh

è una cascata di sintomi di delirio che gocciolano da tutte le parti

Basta, che miseria

Ora bisogna abbandonarsi, e dormire più che si può

Dormire

Si crede sempre che sia il fondo dello squallore quello che si è

Toccato, chissà se esistono delle forze per andare più giù, de

Lle strane forze, e la prossima volta scendere più in basso

C'è un momento in cui si è veramente soli, q

Uando si arriva in fondo a ciò che siamo di orrendo, di squallido

Ma in fondo, proprio in fondo in fondo

Il dolore stesso non mi risponde più

Gli occhi sono asciutti perché lì c'è il deserto

Strano, non c'è neanche il dolore nella

Solitudine quella vera, gli occhi sono asciutti

Allora bisogna risalire da quel fondo

Ini

Non c'è niente da fare

Bisogna ritornare con gli uomini, anche per piangere

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