Fissando gli orizzonti, io non so...
Ma sì, domani disegnerò
Vento forte poi da così lontano
Nubi di seta, nebbia di Grecia nella mano
Disegnerò un fondoschiena tutto blu
Che nell'ancheggiare mi riporti ad un remoto mare
Doveva essere acrobata poi il mio cuore
Per comprendere qualsiasi consueto gesto femminile
Fissando gli orizzonti, io non so...
Ma sì, domani disegnerò
Vento forte poi da così lontano
Nubi di seta, nebbia di Grecia nella mano
Ionica è la donna fra il tacco e la caviglia
Uno spruzzo di salsedine profanava un poco l'aria
Così dedicai alle tue spalle un mantello d'ombre
Perché la nudità fosse avvolta da una luce commossa
E allora guarda ancora quella gamba un po' sottile
Inventerò una gonna che ne trattenga il passo gentile
Doveva essere acrobata poi il mio cuore
Per comprendere qualsiasi consueto gesto femminile
Fissando gli orizzonti, io non so...
Ma sì, domani disegnerò
Vento forte poi da così lontano
Nubi di seta, nebbia di Grecia nella mano
Fissando gli orizzonti, io non so...
Ma sì, domani disegnerò
Vento forte poi da così lontano
Nubi di seta, nebbia di Grecia nella mano