La nebbia che respiro ormai si dirada perchè davanti a me
Un sole quasi caldo sale ad est
La luce si diffonde ed io questo odore di funghi faccio mio
Seguendo il mio pensiero verso est
Piccoli stivali e sopra lei una corsa in mezzo al fango e ancora lei
Poi le sue labbra rosa e infine noi
Scusa se non parlo ancora slavo
Mentre lei che non capiva disse bravo
E rotolammo tra sospiri e dai
Poi seduti accanto in un'osteria bevendo un brodo caldo, che follia
Io la sentivo ancora profondamente mia
Ma un ramo calpestato ed ecco che ritorno col pensiero
E ascolto te, il passo tuo, il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente a te la mia mente
E come uccelli leggeri fuggono tutti i miei pensieri per lasciar solo
Posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me
Le foglie ancor bagnate lasciano fredda la mia mano e più in la
Un canto di fagiano sale ad est
Dimmi perchè ridi amore mio proprio così buffo sono io
La sua risposta dolce non seppi mai
L'auto che partiva e dietro lei ferma sulla strada lontano ormai
Lei che ripeteva inutilmente noi
Ma un colpo di fucile ed ecco che ritorno col pensiero
E ascolto te, il passo tuo, il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente a te la mia mente
E come uccelli leggeri fuggono tutti i miei pensieri per lasciar solo
Posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me