Correvano i giorni della fine della guerra
c'era un soldato che tornava sano e salvo
- intero dal freddo mortale della terra
salvo dai fiori di orrori nella sua stanza
Alzò gli occhi, prese un respiro profondo
la parola cielo gli si formò sulle labbra
e come se non ci fosse altra cosa al mondo
per il firmamento passò un gabbiano
Gabbiano, gabbiano, valzer dell'equilibrio
cadenza incredibile, chiamata sulla spalla
Gabbiano, gabbiano, bianchezza, delirio,
aria e ballerina, gabbiano di stupore
Dove te ne vai, canzone della brezza
così veloce, così trattenuta?
Sparo alla tempia e schegge sul sorriso
gabbiano che passa e si porta via la vita
Correvano i giorni della fine della guerra
Passò un gabbiano volando, volando
lento, come un tempo d'amore che si chiude,
impero di ala, di cielo e di quando.
Gabbiano, gabbiano, valzer dell'equilibrio
cadenza incredibile, chiamata sulla spalla
Gabbiano, gabbiano, bianchezza, delirio,
aria e ballerina, gabbiano di stupore
Correvano i giorni della fine della guerra
Passò un gabbiano volando.
E colui che aveva camminato sano e salvo rotolò a terra
orfano, nudo, ferito, sanguinante.