Fumo sale dalla nostra terra
Che il germe del denaro portò via
Là dove la giustizia non si afferra
Nel letto del degrado della democrazia
Piange lutti atroci ed impuniti
Terra di privilegi e ipocrisia
Degrado e inquinamento, ma la città decolla
Signori benvenuti nella periferia.
La città ha il bagliore di una giostra
Ignara della sua precarietà
Si affaccia al volgo il finto progressista
Dal treno del consenso e della popolarità
Borghesi scalzi, sorde barriere
Maschere e falsa filantropia
Quaggiù non crescono vuote bandiere
Non splende in sole in periferia
L’ingiustizia striscia veloce come il vento
Succhia le speranze a chi diritti più non ha
Ma tra le macerie di proprietà e cemento
Il fuoco del dissenso scalda la povertà
Il fiore della coscienza un seme si è portato via
Nella fabbrica del dissenso
Qui nella periferia