Gìrati.
- No.
- Contro me.
- No, non così.
- ... E danza
la decadanza.
Bene così:
muovi i fianchi
lentamente
davanti ai miei.
- Rimani lì
dietro me,
oscilla
la decadanza,
in modo che le tue mani
sfiorino il mio seno
e il mio cuore
che è tuo.
- Amore mio
di sempre.
Pazienza.
La decadanza
sotto le mie dita
ti porterà
verso lontani
aldilà.
- Acque torbide
improvvisamente turbano
i miei sensi.
La decadanza
mi ha perduta.
Ah, tu mi uccidi.
Amore mio,
dimmi, mi ami?
- Ti amavo
prima, ma,
è una sfumatura,
la decadanza
ancora più
della nostra morte
lega le nostre anime
e i nostri corpi.
- Dei, perdo-
nate le nostre
offese.
La decadanza
ha cullato
i nostri corpi insensibili
e le nostre anime pedute.
- Dei!
Perdonate le nostre offese.
La decadanza
ha cullato
i nostri corpi insensibili
e le nostre anime pedute.