La centrale nucleare
Porterà lavoro e pace sociale
Morte alla foresta
Si fotta chi strepita e contesta
D’altronde chi se ne frega di qualche
Tumore in più
L’importante è che non ci manchi mai
La minestra!
Gnam!
Gnam Gnam!
Luigi all’inizio
Alla centrale
Non ci stava
Neanche male
Prima che morisse
Metaforicamente
Assumendo
L’aspetto sorridente
Di un cretino
Gentile con la gente
Tiziana
È la moglie di Luigi
Non ha esattamente
Un’indole gioiosa
Sta tutto il giorno chiusa in casa
Recitando una snervante litania
Che dice più o meno:
“Se quel cane abbaia ancora
Io chiamo la polizia”
Dalla finestra spia
Loredana
Che prende il sole in giardino
E pensa:
”Luigi, che cretino, si è invaghito
Di questa sciacquetta
Poveretta
Morirà
Se non l’ammazzerò io
Ci penserà un tumore
Oppure il senso di colpa
Generato dal mio occhio accusatore
Comunque lei morirà
Morirà,
Morirà”
Luigi odia Tiziana
Ma preferisce non pensarci
A volte la notte
Va a cercare l’energia
Nella foresta
O almeno in quello
Che ne resta
“La vita è proprio deludente
Mi fa anche male
Un dente
Dove ho messo il numero
Di Loredana
Passerò da lei
Il resto della notte
Poi a casa saranno botte
Ma devo superare la notte
Devo superare la notte
Devo superare questa notte…”