Andando verso gli orti, i rovi
sono freschi come la rosa primaticcia.
Quando sorge il sole novello di primavera
si sentono tutti i canti del cardellino…
Profumo di tenero mirto e d’assenzio
da dove seguivi il verdone che saltellava;
la foglia dell’alloro, nell’alba luminosa
di goccioline d’argento era dipinta.
Mai più non canterà il cardellino
tra i rovi freschi di rugiada.
Non canterà mai più… Non canterà:
Dal sentiero l’allegria se n’è andata!
E tu cantavi, scodinzolando allegro
inseguendo il fringuello di cespuglio in cespuglio
finché, in un giorno di nera sfortuna,
nella trappola dell’uomo sei caduto!
E lui ti ha rinchiuso in una prigione di canne
perché tu canti e dia allegria… Dice la padrona di casa,
che non conosce il dolore del tuo cuore:
«c’è gente che ride quando ci sarebbe solo da piangere…»
Non canterà mai più il cardellino
tra i rovi freschi di rugiada.
Non canterà mai più… Non canterà:
Dal sentiero l’allegria se n’è andata!