Sono davvero graziosi tutti questi piccoli villaggi,
questi borghi, questi paesini, queste località, queste città,
con i loro imponenti castelli, le loro chiese, le loro spiagge…
Hanno però un punto debole : sono abitati,
e sono abitati da persone che guardano
gli altri con disprezzo dall’alto dei loro bastioni;
la razza degli sciovinisti, dei portatori di coccarde:
gli imbecilli felici nati da qualche parte. (bis)
Che siano maledetti quei figli della loro madre patria,
che siano impalati una volta per tutte sui loro campanili
quelli che vi mostrano le loro torri, i loro musei, i loro municipi,
che vi mostrano il loro paese natale fino a rendervi strabici!
Che vengano da Parigi o da Roma, o da Sète,
da vattelapesca dove, da Zanzibar
o da Moncùli, se ne vantano, Cristo!
gli imbecilli felici nati da qualche parte. (bis)
La sabbia soffice nella quale i loro struzzi
nascondono la testa, non ha fine.
In quanto all'aria che usano per gonfiare i loro palloni,
le loro bolle di sapone, è un soffio divino.
E a poco a poco, si gonfiano, si montano
la testa fino a credere che gli stronzi dei loro cavalli,
e sian pure di legno, tutti glieli invìdino,
gli imbecilli felici nati da qualche parte!(bis)
Non è un “luogo comune” quello in cui sono nati:
compiangono con tutto il cuore quegli sfigati,
quei poveri maldestri, cui è mancata l’opportunità,
la presenza di spirito di nascere nel loro paese.
Quando suona l'allarme sulla loro precaria fortuna,
escono dalle loro tane e vanno a morire in guerra
contro gli stranieri, tutti più o meno barbari…
gli imbecilli felici nati da qualche parte! (bis)
Mio Dio, come si starebbe bene qui sulla terra degli uomini
se non ci si imbattesse in questa razza balorda,
questa razza fastidiosa, che abbonda ovunque:
la razza della gente del territorio, della gente locale.
Che bella sarebbe la vita in tutte le circostanze
se non avessi tirato fuori dal nulla tutti questi idioti,
che sono forse davvero la prova della tua inesistenza:
gli imbecilli felici nati da qualche parte. (bis)