L’ottimista nasce in piedi
di sette mesi o poco prima
ha la camicia pronta già stirata
e la mascella volitiva.
È un ottimista dall’aria
vagamente socialista
e poi e poi non sbaglia mai,
non sbaglia mai.
Lui frequenta
gli ambienti più strani
basta solo che siano mondani
ha per tutti un solo
ed unico discorso:
"viva l’Italia dal garofano rosso!"
È un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi non sbaglia proprio mai,
non sbaglia mai,
non sbaglia mai.
Ha uno sguardo serio e corrucciato
quando parla a lungo dello stato
ma poi si illumina d’immenso
quando viene l’ora di pranzo.
È un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi non sbaglia mai,
non sbaglia mai.
E Gesù lo vide camminare
sulle onde azzurre del suo mare
gli disse “Amico non so chi tu sia
ma giù le zampe, almeno quest’acqua è mia!”
Ma è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi e poi non sbaglia mai,
non sbaglia mai,
non sbaglia mai.
È un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi e poi...
Lui emerse
sulle rive del Tevere
disse "forte, bello, grande, mio
si potrebbe costruire una metropoli
il cui nome somigliasse
un po’ più al mio!"
Ma è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi non sbaglia proprio mai,
non sbaglia mai,
non sbaglia mai.