Vieni più avanti a vedere
Come muore un uomo d'inverno
O come risorge un topo
Anche dopo l'ultimo assalto
Ma vieni più avanti a vedere un malato di sonno che
Nottambulo di giorno
Vende America in un suq
Vivo coperto di frasche
E di alghe del mare
Ci vogliono occhi di storia
Per poterlo sopportare
Ma noi di memoria più ampia abbiam figli già grandi
E ricordi affascinanti
Storie in comproprietà
Venditi ai sogni d'un vecchio
Che ti ha visto signora
E che ti ha ancora la notte
Come sposa di un'ora
Regalati come un rinfresco al palazzo ducale
Da noi accoltellata per quattro monete
Ed un debito di carità
Scusami la compagnia
Scusami la cortesia
Che non ho
L'odore del sangue rappreso
E misto alle spezie di oriente
E rumore di gente che vive
Dentro ai bagliori d'occidente
E i pochi sorrisi tradiscono la diffidenza
Di una tacita alleanza
Tra l'illecito e il bon ton
Ho visto i coloni arrivare
Con le armi luccicanti
E li visti piegarsi in ginocchio
Per raccogliere i frammenti
E tu, imbracciati i monili
Di una festa
Ad aspettare un'altra offerta
Di una nuova dignità
Scusami la compagnia
Scusami l'ipocrisia
Che non ho
Visi gentili di donne
Che si celano alla vista
E in fondo ai bordelli del mondo
Orgoglio cieco d'arroganza
Locande confuse dai giovani arrivisti
Dentro le tue antiche vesti
Di matrona senza età
E l'uomo che è morto d'inverno
Non ha più nome né passato
Soltanto un accordo verbale
Con il risorgere del topo
Predoni di strade percorse dagli eventi
Cercan piogge rinfrescanti
Da discutere nei bar
Scusami la compagnia
Scusami la nostalgia
Che mi fai