È l'ascensore, è la TV,
è il figlio che non studia più,
è il dover essere,
è il non illudersi,
è l'incertezza e la paura
di domani
...domani.
È un volo che non prenderai,
è il viaggio, è l'isola del mai,
è una colpevole
voglia di vivere,
voglia di andare e non pensare più
a domani,
se domani
ci sarà.
È l'impossibile idea,
l'improvvisa marea,
è la nave pirata.
È l'aria, è la libertà,
è sentire già qua
una storia inventata,
come quando, bambino,
rincorrevi una fata.
Era una diva, era una zia,
o la compagna del liceo?
Era un nascondersi
l'ansia di vivere,
come stasera per paura
di domani,
se domani
ci sarà.
È l'impossibile idea,
l'improvvisa marea,
è la nave pirata.
È l'aria, è la libertà,
la memoria che fa
ritrovare la strada,
il futuro che torna
prima ancora che accada.
È l'ascensore, è la TV,
ma adesso tu non sei più tu,
con la tua stupida
voglia di vivere
che fa passare la paura
di domani
...domani.