L'uomo si trascina le sue pene
Conduce il suo cielo alla disperazione
Mangia le scintille
Ed è malinconico
E la miseria, lei, non viene
Dalla nostra terra
Lei è la madre che assassiniamo
Fragili ventagli siamo noi
Esposti ai venti ghiacciati che risuonano
Infranti, i nostri cuori pesano una tonnellata
Mai felici, mai
Abbastanza
Quando nella nostra audacia
Ci scivolerà un pò d'amore
Noi vedremo il segno
Dei giorni migliori
Quando nelle nostre preghiere
Ci sarà la voce sincera
Di non più mettere al mondo guerre
Di immense fiamme si innalzeranno
Specchio dei nostri animi guardiani del suono
Le nostre ultime lacrime scenderanno
Contento per sempre, contento
Liberarsi della vita senza senso
Animare la propria presenza
Anahata, ananda, amrita
Anahata, kalpataru*
Di immense fiamme si innalzeranno
Specchio dei nostri animi guardiani del suono
Le nostre ultime lacrime colleranno
Contento pre sempre, contento