Io vengo da un silenzio
antico e molto lungo
di gente che si è alzata
dal fondo dei secoli
di genti che sono chiamate
classi subalterne,
io vengo da un silenzio
antico e molto lungo.
Io vengo dalle piazze
e dalle strade piene
di bambini che giocano
e di vecchi che sperano,
mentre uomini e donne
stanno lavorando
in piccole botteghe,
a casa o in campagna.
Io vengo da un silenzio
che non è rassegnato,
di dove inizia l’orto
e finisce la terra secca,
di sforzi e bestemmie
perché tutto va male:
chi perde le sue origini
perde l’identità.
Io vengo da un silenzio
antico e molto lungo
di gente senza mistici
né grandi capitani,
che vive e muore
nell’anonimato,
che nelle frasi solenni
non ci ha mai creduto.
Io vengo da una lotta
che è sorda e continua,
io vengo da un silenzio
che sarà rotto dalla gente
che oggi vuol essere libera
e che ama la vita,
che esige le cose
che gli sono state negate.
Io vengo da un silenzio
antico e molto lungo,
io vengo da un silenzio
che non è rassegnato,
io vengo da un silenzio
che la gente romperà,
io vengo da una lotta
che è sorda e continua.