Canto, canto giorno e notte,
Oh, io canto del mio cammino
Canto, vado di fattoria in castello
Canto per il pane, canto per l'acqua
Mi corico, la notte, sull'erba dei boschi
Gli insetti non mi pizzicano
Sono contento, ho tutto e niente
e canto del mio cammino
Gli elfi, divinità della notte
gli elfi dormono nel mio letto
La luna si defila a passo di lupo
nei boschi, per ballare, per ballare con noi.
Suono dalla contessa, oggi:
Nessuno, lei è partita
non ha lasciato che un po' di riso per me
Mi dice un valletto cinese
Io canto, ma la fame che mi perseguita
tormenta il mio appetito
cado spesso nel mezzo di un sentiero
Svengo e cadendo muoio a metà
"Gendarmi, che passate sul mio cammino
Gendarmi, tendo la mano
Pietà, ho fame, vorrei mangiare
Sono molto magro, ... magro ..."
Fermo, altri baffi mi han detto
fermo "Ah, mio amico
è lei il cantante vagabondo?
La rinchiuderemo ...si, il suo conto è buono"
Oh, spago, mi son salvato dalla vita
Spago sia dunque benedetto
perché grazie a te ho reso lo spirito
mi sono impiccato stanotte e da allora
Canto, canto giorno e notte
Oh, io canto dei cammini
io perseguito le fattorie e i castelli
un fantasma che canta, lo si trova divertente
E dormo, la notte sull'erba dei boschi
e gli insetti non mi pizzicano
Sono contento, va bene, non ho più fame
E canto del mio cammino.