Allora ero forte e non perdevo mai la calma
e mi divertiva tutto e avevo imparato a salutarti
contento ed esibendo il più radioso dei sorrisi,
toccandoti come i forti, gli esseri che sono impossibili da ferire.
Non piangere, bambino, che non saprò cosa dire.
Non piangere, bambino, che sei più bello quando ridi.
Allora ero forte e dominavo le parole
e costruivo mondi perfetti dove non m'importava
né con chi hai dormito oggi, né cosa farai domani pomeriggio,
né penso qualche notte che sei abbastanza uguale a chi cerco per me.
Chi oserà sentirsi protetto da delle mani morte di freddo?
Ed il giorno arrivò, quello che con forza stavo già aspettando
-quelli che sono venuti oggi, anche domani se ne potranno andare.
Non mi servì né un pianto, né accendere ceri a nessun angelo.
Allora ero forte, e un forte non doveva perseguitarti.
Oppure lei non è d'accordo con me? Chi vuole un racconto triste per andare a dormire?