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No, è inutile piangere
sopra la mia pietra:
la porta dell’altro mondo
non potresti far riaprire mai.
Quando i morti svaniscono
là nell’oltretomba,
le vie su cui han camminato
non potranno ripercorrere mai.
E se le tue preghiere
dovessero raggiungere l’Averno,2
le tue lacrime cadrebbero in silenzio
sulla sorda spiaggia d’Acheronte.3
Solo gli dèi del cielo
potrebbero commuoversi al tuo pianto,
ma la porta che si è chiusa sulla tomba
resterebbe lo stesso sotto l’erba.
No, è inutile piangere
sopra la mia pietra:
la porta dell’altro mondo
non potresti far riaprire mai.
1. La canzone è ispirata alla Elegia XI del Libro IV di Sesto Properzio (Sextus Propertius).2. L’Averno (o Ade) era l’inferno della mitologia romana.3. L’Acheronte è un fiume degli inferi romani, che le anime dei morti dovevano attraversare per raggiungere l’Averno.