La grande quercia
Che da sempre vegliava
Come un custode
Al confine del prato
Lo vide un giorno
Apparire da lontano
Un vecchio uomo
Dal passo un po’ lento...
“Vieni, vecchio uomo
Il tuo riposo io sarò
Il tuo corpo stanco
In un dolce abbraccio accoglierò
Vieni, vecchio uomo
Il tuo riposo io sarò
Al canto delle fronde
Il tuo capo cullerò”
Il vecchio uomo alla quercia si affidò
E dolcemente poi si addormentò...
L’uomo dormiva
E tra sé sorrideva
Col vecchio capo
Appoggiato alla mano
Sognò di essere
Diventato farfalla
Di aver lasciato
Il suo vecchio corpo...
La farfalla gialla
Su di un altro fiore si posò
Di essere un vecchio uomo
Addormentato poi sognò
La farfalla gialla
Su di un altro fiore si posò
Di essere un vecchio uomo
Addormentato poi sognò
L’uomo dormiva e tra sé sorrideva
Col vecchio capo appoggiato alla mano
La farfalla gialla
Su di un altro fiore si posò
Di essere un vecchio uomo
Addormentato poi sognò
La farfalla gialla
Su di un altro fiore si posò
Di essere un vecchio uomo
Addormentato poi sognò