Si sparpagliarono, come sbigottiti
Tra Cogoleto e Ventimiglia
Inebriati, intontiti
Dall'odore degli scompartimenti
Era il popolo delle infradito
Che anelava carezze elleniche
I pendolari della Nivea
Carismatici di fuori, unti di dentro
E dopo, ai bagni Nautilus
Le genti scoprirono
Il senso del sole
Che negli uomini è come scoprire
Il senso del bikini
Due pezzi in fantasia
Di taglia neanche tanto forte
Due stracci d'arcobaleno
Su quelle zone assorte
E pare che quelle zone
Non avessero alcun nome
Si diceva somigliassero
A una pianura quasi padana
Per via di una nebbia
Di un'esplosione al borotalco
Che si levava dalle pieghe
Di quelle terre misteriose
E così, così pensavano
I giocatori di formine
Che, a differenza dei tanti abbronzati
Arrossivano più bruscamente
E in silenzio, in silenzio
Tiravano su mucchi di terra
E in silenzio intuirono
Innamoramenti architettonici...
A seguire